A leggere il nome Abdulhalik mi torna in mente un ricordo lontano nel tempo, c'incastra ben poco con quello che c'è scritto ma è il nome arabo ad evocarmi il ricordo, ma forse a pensarci bene è molto pertinente con "ricordati di te stesso sempre e in ogni situazione" giudicate voi.Il mio amico, anzi "fratellino", senegalese Cheichk mi ripeteva sempre questo detto "Fidati di Allah, ma Prima Lega il Tuo Cammello", quante volte ho riso a sentire queste parole ma racchiudono una saggia verità. E' un detto nato da un racconto: un Maestro era in viaggio con uno dei suoi discepoli, che aveva il compito di accudire il cammello. A sera, stanchi, giunsero a un caravanserraglio. Era compito del discepolo legare il cammello; ma lui non se ne preoccupò: lo lasciò libero, fuori dalla tenda. Si limitò a pregare Dio: “Occupati tu del cammello”, e si addormentò.
Al mattino, il cammello non c’era più. O era stato rubato, o si era perso, qualcosa doveva essere accaduto. Il Maestro chiese: “Dov’è il cammello, dove è finito?” E il discepolo rispose: “Non lo so, chiedilo a Dio: io ho detto ad Allah di prendersene cura, ero troppo stanco, non so cosa sia successo. E non ne sono responsabile, perché l’ho detto ad Allah stesso, e molto chiaramente! E in realtà gliel’ho ripetuto tre volte, e tu continui a insegnarmi ad aver fiducia in Allah, ora l’ho fatto! Mi sono fidato. Non guardarmi così infuriato!” Il Maestro disse: “Fidati di Allah, ma prima lega il tuo cammello, perché Allah ha solo le tue mani”. Se Dio vuole legare il cammello, dovrà usare le mani di qualcuno: non ha altre mani. E il cammello è tuo! Il modo migliore, il più semplice e il più rapido è usare le tue mani. Fidati di Allah, non fidarti solo delle tue mani. Lega il cammello, poi fidati di Allah.
Potresti chiedere: “Allora perché fidarsi, se si deve legare il cammello?” Perché anche un cammello legato può essere rubato. Fa’ tutto ciò che ti è possibile; ma questo non rende affatto sicuro il risultato, non c’è garanzia. Perciò, fa’ tutto ciò che puoi, poi, qualunque cosa accada, accettala.
Legare il cammello ha questo significato: fa’ tutto ciò che ti è possibile, non evitare le tue responsabilità, e poi, se non accade nulla, o se qualcosa va storto, fidati di Allah. A quel punto Lui sa cos’è meglio. Forse per te è meglio viaggiare senza cammello… È molto facile fidarsi di Allah ed essere pigri. È molto facile non fidarsi di Allah e darsi da fare. Il terzo tipo d’uomo è difficile: fidarsi di Allah eppure continuare a fare. Ma in questo caso sei solo uno strumento: Dio è in realtà colui che agisce, tu sei solo uno strumento nelle sue mani."
Proprio un bel detto molto saggio, che si applica bene anche alla nostra vita di tutti i giorni. Accade ogni giorno: avresti potuto fare una cosa, ma non l'hai fatta; allora usi come scusa l'idea che, se Dio vuole che accada, la farà lui comunque. Oppure fai qualcosa, e poi ti aspetti un risultato; resti in attesa, ma il risultato non arriva mai. In questo caso ti arrabbi, hai la sensazione di essere stato imbrogliato: è come se Dio ti avesse tradito, come se fosse contro di te, fosse parziale, mal disposto, ingiusto. E nella tua mente sorgono lamentele a non finire: in questo caso ti viene a mancare la fiducia. D'altra parte, se io non faccio nulla, le cose potrebbero andare diversamente. Devo agire, ma devo imparare a non avere aspettative: ricordatevi di legare sempre i vostri cammelli!!
Ciao "fratellino"! Io ancora non ho imparato a legare bene i miei cammelli sono sempre la solita imbranata e i miei cammelli sono sempre in giro...credo di aver riempito il deserto con tutti i cammelli che mi sono persa.. ma non ti preoccupare sto' imparando adesso a fare i nodi. In apparenza così diversi ma così uguali abbiamo lo stesso amore nel cuore, lo sai tu nel mio ci sei sempre,ricordati però di abbassarti altrimenti non passi dalla porta, io nel tuo mi ci perdo sono un "nanetto". Spero di vederti presto Inshallah! Tamara :-)*
bello, pieno di significato. A leggerlo mi è venuta in mente "Dai il meglio" di Madre Teresa di Calcutta". guarda un pò se uno ci si mette, quanti collegamenti riesce a fare. E' un rischio che vale la pena di correre.
Però Tamara, sei una bombarola piena di risorse!!!
Osservate le stelle, la luna, il sole, come si muovono in silenzio, dobbiamo ascoltare il silenzio se vogliamo sentire l'anima commuoversi. Madre Teresa di Calcutta
Fare tutto ciò che posso è normale, fare al di là delle mie capacità è una sfida, dove finiscono le mie capacità comincia la mia fede ed una forte fede vede l'invisibile, crede l'incredibile e riceve l'impossibile. Daisaku Ikeda
Data est mihi omnis potestas in caelo et in terra, Euntes ergo docete omnes gentes, baptizantes eos in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. (Mt 28,18-19) L'antifona alla Comunione dell'Ascensione, ripresa dal finale del Vangelo di Matteo, che si conclude con le parole: Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo , insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, per sempre. Ora, se è vero che è sempre con noi, dove lo possiamo vedere, incontrare, ascoltare e perfino toccare? La risposta la troviamo nel discorso di Paolo all'Areopago di Atene: In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo. (At 17,28) Questo non significa che tutte le cose sono Dio, ma che tutte le cose sono immerse nella sua presenza e pervase del suo Amore. Anche noi. Anche ciascuno di noi.
A leggere il nome Abdulhalik mi torna in mente un ricordo lontano nel tempo, c'incastra ben poco con quello che c'è scritto ma è il nome arabo ad evocarmi il ricordo, ma forse a pensarci bene è molto pertinente con "ricordati di te stesso sempre e in ogni situazione" giudicate voi.Il mio amico, anzi "fratellino", senegalese Cheichk mi ripeteva sempre questo detto "Fidati di Allah, ma Prima Lega il Tuo Cammello", quante volte ho riso a sentire queste parole ma racchiudono una saggia verità. E' un detto nato da un racconto: un Maestro era in viaggio con uno dei suoi discepoli, che aveva il compito di accudire il cammello. A sera, stanchi, giunsero a un caravanserraglio. Era compito del discepolo legare il cammello; ma lui non se ne preoccupò: lo lasciò libero, fuori dalla tenda. Si limitò a pregare Dio: “Occupati tu del cammello”, e si addormentò.
RispondiEliminaAl mattino, il cammello non c’era più. O era stato rubato, o si era perso, qualcosa doveva essere accaduto. Il Maestro chiese: “Dov’è il cammello, dove è finito?” E il discepolo rispose: “Non lo so, chiedilo a Dio: io ho detto ad Allah di prendersene cura, ero troppo stanco, non so cosa sia successo. E non ne sono responsabile, perché l’ho detto ad Allah stesso, e molto chiaramente! E in realtà gliel’ho ripetuto tre volte, e tu continui a insegnarmi ad aver fiducia in Allah, ora l’ho fatto! Mi sono fidato. Non guardarmi così infuriato!”
Il Maestro disse: “Fidati di Allah, ma prima lega il tuo cammello, perché Allah ha solo le tue mani”. Se Dio vuole legare il cammello, dovrà usare le mani di qualcuno: non ha altre mani. E il cammello è tuo! Il modo migliore, il più semplice e il più rapido è usare le tue mani. Fidati di Allah, non fidarti solo delle tue mani. Lega il cammello, poi fidati di Allah.
Potresti chiedere: “Allora perché fidarsi, se si deve legare il cammello?” Perché anche un cammello legato può essere rubato. Fa’ tutto ciò che ti è possibile; ma questo non rende affatto sicuro il risultato, non c’è garanzia. Perciò, fa’ tutto ciò che puoi, poi, qualunque cosa accada, accettala.
Legare il cammello ha questo significato: fa’ tutto ciò che ti è possibile, non evitare le tue responsabilità, e poi, se non accade nulla, o se qualcosa va storto, fidati di Allah. A quel punto Lui sa cos’è meglio. Forse per te è meglio viaggiare senza cammello… È molto facile fidarsi di Allah ed essere pigri. È molto facile non fidarsi di Allah e darsi da fare. Il terzo tipo d’uomo è difficile: fidarsi di Allah eppure continuare a fare. Ma in questo caso sei solo uno strumento: Dio è in realtà colui che agisce, tu sei solo uno strumento nelle sue mani."
Proprio un bel detto molto saggio, che si applica bene anche alla nostra vita di tutti i giorni. Accade ogni giorno: avresti potuto fare una cosa, ma non l'hai fatta; allora usi come scusa l'idea che, se Dio vuole che accada, la farà lui comunque. Oppure fai qualcosa, e poi ti aspetti un risultato; resti in attesa, ma il risultato non arriva mai. In questo caso ti arrabbi, hai la sensazione di essere stato imbrogliato: è come se Dio ti avesse tradito, come se fosse contro di te, fosse parziale, mal disposto, ingiusto. E nella tua mente sorgono lamentele a non finire: in questo caso ti viene a mancare la fiducia.
D'altra parte, se io non faccio nulla, le cose potrebbero andare diversamente. Devo agire, ma devo imparare a non avere aspettative: ricordatevi di legare sempre i vostri cammelli!!
Ciao "fratellino"! Io ancora non ho imparato a legare bene i miei cammelli sono sempre la solita imbranata e i miei cammelli sono sempre in giro...credo di aver riempito il deserto con tutti i cammelli che mi sono persa.. ma non ti preoccupare sto' imparando adesso a fare i nodi. In apparenza così diversi ma così uguali abbiamo lo stesso amore nel cuore, lo sai tu nel mio ci sei sempre,ricordati però di abbassarti altrimenti non passi dalla porta, io nel tuo mi ci perdo sono un "nanetto". Spero di vederti presto Inshallah!
Tamara :-)*
bello, pieno di significato. A leggerlo mi è venuta in mente "Dai il meglio" di Madre Teresa di Calcutta".
RispondiEliminaguarda un pò se uno ci si mette, quanti collegamenti riesce a fare. E' un rischio che vale la pena di correre.
Però Tamara, sei una bombarola piena di risorse!!!