l'uomo e il mare

L'uomo e il mare
Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l'abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal suo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d'ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!

Charles Baudelaire

Commenti

  1. Non so perché ma ci sono poesie che ami in particolar modo e per me questa è una di quelle, non mi stanco mai di rileggerla e credo che mi appartenga da sempre. Se ancora non si fosse capito per me il mare è qualcosa di MERAVIGLIOSO!!!Guardandolo è quasi inevitabile non pensare alla libertà, alla propria irrequietezza, alle paure. E’ gioia e speranza, uno spazio senza barriere, è amore, profondo, è in continuo movimento e non sai mai quello che ti regala ti fa scoprire sempre nuove cose, nuove emozioni. Il mio mare è quello della mattina presto, dell’alba, più genuino, più affascinante, è quello del tramonto quando la spiaggia è semideserta. Per me è un grande maestro: t'ivita alla riflessione e alla calma.
    In fondo l’uomo è come il mare: un giorno calmo, un giorno in tempesta ma anche la vita è così!! Come il mare la vita è imprevedibile, regala momenti di serenità alternati a tempeste che ci travolgono e spesso ci fanno vacillare. Come il mare chiede rispetto e coraggio per esplorarne la forza impetuosa ma allo stesso tempo irresistibile, così anche la vita ci chiede rispetto e coraggio, coraggio per cavalcarla, come un’onda indomabile.
    E’ affascinate quando è in tempesta, quando le sue onde spumeggianti sprigionano intensi profumi e ci fa sentire, quando l’accarezziamo con lo sguardo, piccoli e fragili. Come quando il dolore ci travolge e sentiamo tutta la precarietà e fragilità della vita ma anche tutta la sua forza e la voglia di ricominciare, come l’onda che infinitamente si infrange sulla scogliera. Ci fa sentire gli ‘spruzzi’ dell’ onda che si frantuma sulla scogliera, e odorare a pieni polmoni, quel profumo salmastro, pulito, aperto che si respira dopo quella ‘morte non morte’ delle onde sulla roccia emersa. Ma è solo un attimo, che subito il mare si ravviva e la stessa onda morta rinasce, dallo stesso scoglio di prima, più spumeggiante di prima.
    Così nel dolore, oscilliamo e ci perdiamo, non intravedendo a volte, tra quelle cupe nuvole e quel cielo cattivo, il sereno che comunque dopo arriverà.
    Pensieri come “onde” di un mare interiore che sentiamo dentro, che è il mare ora schiumeggiante e scatenato, ostile, ora rasserenato dalle certezze di un bel tempo, che a dispetto della tempesta arriverà.
    La vita stessa è così, amara con le sue offese mai risparmiate, ricca di doni talvolta inaspettati, altalenante susseguirsi di esaltazioni gioiose e di cupe ricadute nel dolore .
    Eppure, nelle felicità o infelicità che attraversiamo, c’è sempre un collegamento comune che non sfugge alla sensibilità nostra “Tutto se ne va”, spesso per non tornare più, come strade che abbiano una precisa località di partenza, ma un punto d’ arrivo che non intravediamo, che ci sfugge, che sembra sempre, per quanto si possa camminare e avvicinarci, irraggiungibile.
    Amo il mare d'inverno, quel mare spettacolare che prende forza e si abbatte su tutto quello che trova, quel mare che difficilmente conosce la calma, così mi sento anch’io in alcuni momenti della vita. Un mare impetuoso, forte ma oscuro, che fa paura invece di donare gioia, qualche volta mi faccio paura da sola. E' il susseguirsi di mille e più pensieri ad agitare le mie acque. Pensieri tempestosi, pensieri agitati, pensieri inquieti. Pensieri che diventano onde, onde che rimbalzano in altri pensieri. Onde grandi, maremoti di sensazioni e di riflessioni. Poi, per incanto, il mare si calma... i pensieri ritrovano quiete, e il mare ritorna quella massa di serenità che trasmette sensazioni magiche. Il mare è sempre fonte di emozioni contrastanti. Soprattutto se non è ancora estate, se la brezza è fredda Ti mette addosso un torpore e una nostalgia a cui non sai dare nome, ti incanta e ti costringe a fissarlo, con aria ebete, come a dire “no, non ti comprendo, ma in fondo sono come te”. Non puoi sottrarti a questo, è un incantesimo che lascia spaesati e rabbiosi, consci dell’essere poca cosa in confronto a tanta immensità…
    Forse il bello del mare .. e della vita.. è proprio questo: il suo essere imprevedibile!
    Che gran mistero, è l’esistenza !
    Tamara

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  2. significante poesia, dove il mare simboleggia con le sue onde il corso della vita sulla terra ferma.
    antonio

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