Data est mihi omnis potestas in caelo et in terra, Euntes ergo docete omnes gentes, baptizantes eos in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. (Mt 28,18-19) L'antifona alla Comunione dell'Ascensione, ripresa dal finale del Vangelo di Matteo, che si conclude con le parole: Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo , insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, per sempre. Ora, se è vero che è sempre con noi, dove lo possiamo vedere, incontrare, ascoltare e perfino toccare? La risposta la troviamo nel discorso di Paolo all'Areopago di Atene: In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo. (At 17,28) Questo non significa che tutte le cose sono Dio, ma che tutte le cose sono immerse nella sua presenza e pervase del suo Amore. Anche noi. Anche ciascuno di noi.
Per chi come me vive ancora all'età della pietra ed ha problemi a vedere i video, (non avendo acora la banda larga...) ecco cosa dice Raimon:
RispondiElimina"UNA DELLE METAFORE CUI SPESSO RICORRO E' QUELLA DELLA FINESTRA,
NOI TUTTI VEDIAMO IL MONDO DAL NOSTRO PARTICOLARE PUNTO DI VISTA:
VEDIAMO IL MONDO ATTRAVERSO UNA FINESTRA.
DUE OSSERVAZIONI:
PRIMA: PIU' PULITA E' LA FINESTRA MENO VEDO LA FINESTRA E IL VETRO
E PIU' SONO IN SINTONIA E AMO CIO' CHE VEDO.
IO NON VEDO LA MIA FINESTRA:
VEDO ATTRAVERSO LA FINESTRA.
HO BISOGNO DI QUALCUNO CHE MI DICA:
"VEDI ATTRAVERSO UNA FINESTRA",
MA ALLORA ANCH'IO POSSO DIRE:
"ANCHE TU VEDI ATTRAVERSO UNA FINESTRA";
E ALLORA POSSIAMO SCAMBIARCI LE NOSTRE OSSERVAZIONI. VA BENE.
ABBIAMO BISOGNO L'UNO DELL'ALTRO.
MA C'E' UN'ALTRA COSA CIRCA LA METAFORA DELLA FINESTRA.
IO VEDO ATTRAVERSO LA FINESTRA E NON POSSO DIRE CHE NON VEDO CIO' CHE VEDO ATTRAVERSO LA MIA FINESTRA.
IO NON VEDO ATTRAVERSO LA FINESTRA DEL MIO VICINO,MA SE AMO IL MIO PROSSIMO – IL CHE PENSO NON SIA MALE – ALLORA ASCOLTERO' LA DESCRIZIONE DI CHEO' CHE EGLI VEDE E DIRO': IO NON VEDO LA STESSA COSA PERCHE' VEDO ATTRAVERSO LA MIA FINESTRA MA SENTO CHE TU MI DICI CHE C'E' DELL'ALTRO.
SCOPRO ALLORA DUE COSE : CHE L'ALTRO IL MIO VICINO, NON VEDE LO STESSO MONDO CHE VEDO IO, MA SCOPRO CHE ANCH'IO NON VEDO TUTTO IL MONDO PERCHE' A MENO CHE LUI SIA PAZZO O IO UN FANATICO SENTO - E RICORDIAMO CHE SAN PAOLO DICE CHE LA FEDE VIENE DALL'ASCOLTO – SENTO CHE L'ALTRO MI DICE QUALCOSA SUL MONDO O SULLA RELATA' CHE LUI VEDE CHE IO NON SO.
ALLORA SCOPRO CHE IL MONDO E' MOLTO PIU' BELLO DI QUANTO PENSASSI.
CREDEVO CHE LA MIA VISTA ABBRACCIASSE TUTTO MA ORA TU MI DICI CHE C'E' DELL'ALTRO. CHE PUO' PIACERMI O MENO, MA CHE E' UN ARRICCHIMENTO, UNA SFIDA. E QUI COMINCIA IL DIALOGO INTRARELIGIOSO: TU DICI CIO' CHE VEDI, CIO' CHE CREDI, CIO' CHE SPERIMENTI,E NELLO STESSO TEMPO ASCOLTI L'ALTRO CHE TI RACCONTA ALTRE STORIE, ALTRE CREDENZE, ALTRE ESPERIENZE E COSI' ENTRIAMO IN DIALOGO."
Ciao Tamara