Per chi come me vive ancora all'età della pietra ed ha problemi a vedere i video, (non avendo acora la banda larga...) ecco cosa dice Raimon:
"UNA DELLE METAFORE CUI SPESSO RICORRO E' QUELLA DELLA FINESTRA, NOI TUTTI VEDIAMO IL MONDO DAL NOSTRO PARTICOLARE PUNTO DI VISTA: VEDIAMO IL MONDO ATTRAVERSO UNA FINESTRA. DUE OSSERVAZIONI: PRIMA: PIU' PULITA E' LA FINESTRA MENO VEDO LA FINESTRA E IL VETRO E PIU' SONO IN SINTONIA E AMO CIO' CHE VEDO. IO NON VEDO LA MIA FINESTRA: VEDO ATTRAVERSO LA FINESTRA. HO BISOGNO DI QUALCUNO CHE MI DICA: "VEDI ATTRAVERSO UNA FINESTRA", MA ALLORA ANCH'IO POSSO DIRE: "ANCHE TU VEDI ATTRAVERSO UNA FINESTRA"; E ALLORA POSSIAMO SCAMBIARCI LE NOSTRE OSSERVAZIONI. VA BENE. ABBIAMO BISOGNO L'UNO DELL'ALTRO. MA C'E' UN'ALTRA COSA CIRCA LA METAFORA DELLA FINESTRA. IO VEDO ATTRAVERSO LA FINESTRA E NON POSSO DIRE CHE NON VEDO CIO' CHE VEDO ATTRAVERSO LA MIA FINESTRA. IO NON VEDO ATTRAVERSO LA FINESTRA DEL MIO VICINO,MA SE AMO IL MIO PROSSIMO – IL CHE PENSO NON SIA MALE – ALLORA ASCOLTERO' LA DESCRIZIONE DI CHEO' CHE EGLI VEDE E DIRO': IO NON VEDO LA STESSA COSA PERCHE' VEDO ATTRAVERSO LA MIA FINESTRA MA SENTO CHE TU MI DICI CHE C'E' DELL'ALTRO. SCOPRO ALLORA DUE COSE : CHE L'ALTRO IL MIO VICINO, NON VEDE LO STESSO MONDO CHE VEDO IO, MA SCOPRO CHE ANCH'IO NON VEDO TUTTO IL MONDO PERCHE' A MENO CHE LUI SIA PAZZO O IO UN FANATICO SENTO - E RICORDIAMO CHE SAN PAOLO DICE CHE LA FEDE VIENE DALL'ASCOLTO – SENTO CHE L'ALTRO MI DICE QUALCOSA SUL MONDO O SULLA RELATA' CHE LUI VEDE CHE IO NON SO. ALLORA SCOPRO CHE IL MONDO E' MOLTO PIU' BELLO DI QUANTO PENSASSI. CREDEVO CHE LA MIA VISTA ABBRACCIASSE TUTTO MA ORA TU MI DICI CHE C'E' DELL'ALTRO. CHE PUO' PIACERMI O MENO, MA CHE E' UN ARRICCHIMENTO, UNA SFIDA. E QUI COMINCIA IL DIALOGO INTRARELIGIOSO: TU DICI CIO' CHE VEDI, CIO' CHE CREDI, CIO' CHE SPERIMENTI,E NELLO STESSO TEMPO ASCOLTI L'ALTRO CHE TI RACCONTA ALTRE STORIE, ALTRE CREDENZE, ALTRE ESPERIENZE E COSI' ENTRIAMO IN DIALOGO."
Osservate le stelle, la luna, il sole, come si muovono in silenzio, dobbiamo ascoltare il silenzio se vogliamo sentire l'anima commuoversi. Madre Teresa di Calcutta
Fare tutto ciò che posso è normale, fare al di là delle mie capacità è una sfida, dove finiscono le mie capacità comincia la mia fede ed una forte fede vede l'invisibile, crede l'incredibile e riceve l'impossibile. Daisaku Ikeda
Signore, aiutaci ad edificare una Chiesa in cui è bello e buono vivere in cui si può respirare, dire quello che si pensa una Chiesa di libertà una Chiesa che ascolta prima di parlare che accoglie prima di giudicare che perdona senza voler condannare che annuncia piuttosto che denunciare. Una Chiesa di misericordia una Chiesa in cui l’audacia del nuovo, dell’inaudito sarà più forte dell’abitudine di fare come prima. Una Chiesa in cammino in cui lo Spirito potrà farsi invitare perché non tutto sarà previsto, regolato, deciso in anticipo. Una Chiesa aperta, una Chiesa di cui non si possa dire: “vedete come sono organizzati” ma piuttosto: “vedete come si amano! Sono discepoli di Gesù Cristo!” Guy Deroubai ( vescovo di Saint Dénis + 1996)
Per chi come me vive ancora all'età della pietra ed ha problemi a vedere i video, (non avendo acora la banda larga...) ecco cosa dice Raimon:
RispondiElimina"UNA DELLE METAFORE CUI SPESSO RICORRO E' QUELLA DELLA FINESTRA,
NOI TUTTI VEDIAMO IL MONDO DAL NOSTRO PARTICOLARE PUNTO DI VISTA:
VEDIAMO IL MONDO ATTRAVERSO UNA FINESTRA.
DUE OSSERVAZIONI:
PRIMA: PIU' PULITA E' LA FINESTRA MENO VEDO LA FINESTRA E IL VETRO
E PIU' SONO IN SINTONIA E AMO CIO' CHE VEDO.
IO NON VEDO LA MIA FINESTRA:
VEDO ATTRAVERSO LA FINESTRA.
HO BISOGNO DI QUALCUNO CHE MI DICA:
"VEDI ATTRAVERSO UNA FINESTRA",
MA ALLORA ANCH'IO POSSO DIRE:
"ANCHE TU VEDI ATTRAVERSO UNA FINESTRA";
E ALLORA POSSIAMO SCAMBIARCI LE NOSTRE OSSERVAZIONI. VA BENE.
ABBIAMO BISOGNO L'UNO DELL'ALTRO.
MA C'E' UN'ALTRA COSA CIRCA LA METAFORA DELLA FINESTRA.
IO VEDO ATTRAVERSO LA FINESTRA E NON POSSO DIRE CHE NON VEDO CIO' CHE VEDO ATTRAVERSO LA MIA FINESTRA.
IO NON VEDO ATTRAVERSO LA FINESTRA DEL MIO VICINO,MA SE AMO IL MIO PROSSIMO – IL CHE PENSO NON SIA MALE – ALLORA ASCOLTERO' LA DESCRIZIONE DI CHEO' CHE EGLI VEDE E DIRO': IO NON VEDO LA STESSA COSA PERCHE' VEDO ATTRAVERSO LA MIA FINESTRA MA SENTO CHE TU MI DICI CHE C'E' DELL'ALTRO.
SCOPRO ALLORA DUE COSE : CHE L'ALTRO IL MIO VICINO, NON VEDE LO STESSO MONDO CHE VEDO IO, MA SCOPRO CHE ANCH'IO NON VEDO TUTTO IL MONDO PERCHE' A MENO CHE LUI SIA PAZZO O IO UN FANATICO SENTO - E RICORDIAMO CHE SAN PAOLO DICE CHE LA FEDE VIENE DALL'ASCOLTO – SENTO CHE L'ALTRO MI DICE QUALCOSA SUL MONDO O SULLA RELATA' CHE LUI VEDE CHE IO NON SO.
ALLORA SCOPRO CHE IL MONDO E' MOLTO PIU' BELLO DI QUANTO PENSASSI.
CREDEVO CHE LA MIA VISTA ABBRACCIASSE TUTTO MA ORA TU MI DICI CHE C'E' DELL'ALTRO. CHE PUO' PIACERMI O MENO, MA CHE E' UN ARRICCHIMENTO, UNA SFIDA. E QUI COMINCIA IL DIALOGO INTRARELIGIOSO: TU DICI CIO' CHE VEDI, CIO' CHE CREDI, CIO' CHE SPERIMENTI,E NELLO STESSO TEMPO ASCOLTI L'ALTRO CHE TI RACCONTA ALTRE STORIE, ALTRE CREDENZE, ALTRE ESPERIENZE E COSI' ENTRIAMO IN DIALOGO."
Ciao Tamara