il silenzio della mente

L'unico silenzio che conosciamo è quello che si ha quando si interrompe il rumore, quando il pensiero si ferma - ma quello non è silenzio. Il silenzio è qualcosa di completamente diverso, come la bellezza, l'amore. E questo silenzio non è il prodotto di una mente quieta, non è il prodotto delle cellule del cervello che dicono, "Sii tranquillo!"; allora le stesse cellule producono il silenzio e quello non è silenzio. Non è il silenzio neanche il risultato della concentrazione né della attenzione. 
Il silenzio ha molte qualità. C'è silenzio fra due rumori, il silenzio fra due note e il silenzio che si allarga nell'intervallo fra due pensieri. C'è il singolare, quieto, pervadente silenzio che si diffonde in campagna alla sera; c'è il silenzio nell'abbaio di un cane in lontananza o il fischio di un treno su una ripida salita; il silenzio che regna in una casa quando tutti sono andati a letto, e il suo particolare risalto quando ti svegli nel cuore della notte e ascolti un gufo gridare nella valle; e c'è il silenzio che precede le risposte della compagna del gufo. C'è silenzio di una vecchia casa abbandonata, e il silenzio di una montagna nello sfondo; il silenzio fra due esseri umani quando hanno visto la stessa cosa, sentito la stessa cosa, e agito.
Non si può descrivere che cos'è il silenzio. Ciò che si può descrivere può anche essere paragonato, interpretato, portato via e seppellito. Ciò che si può descrivere è il conosciuto, e la libertà da ciò che è conosciuto si può avere solamente quando ogni giorno si muore a ciò che è conosciuto, ai colpi, alle adulazioni, a tutte le immagini che abbiamo creato, a tutte le nostre esperienze - morire ogni giorno in modo che le stesse cellule del cervello diventino fresche, giovani, innocenti. Una mente innocente e fresca non conosce solo il presente.  Una mente simile è una mente viva. Ed essa è una mente calma. 
Questa mente non è mai toccata da alcun rumore, da alcun pensiero o dalla continua catena dell'esperienza. Questo è il silenzio innocente, e pertanto infinito. 
Questo silenzio della mente è la vera mente religiosa, e il silenzio degli dèi è il silenzio della terra. La mente meditativa scorre in questo movimento del silenzio, e l'amore è la via di questa mente. E' in questo silenzio che si trova la beatitudine.

Commenti

  1. mia piace continuare con quello che scrive Enzo Bianchi in "ogni cosa alla sua stagione" nel capitolo fuge,tace quiesce con riferimento anche ai consigli dell'abba Arsenio: il silenzio ci insegna a parlare, ci aiuta a discernere il peso delle parole, porta a interrogarci su quanto abbiamo detto o sentito; nessun mutismo ma quel silenzio che restituisce ad ogni parola un significato, che impedisce ai suoni di diventare rumori, che trasforma il "sentito dire" in ascolto. Il silenzio, allora, come custodia del fuoco che arde nel nostro cuore, custodia delle nostre motivazioni più profonde, occasioni di uscita dal vortice; con il silenzio possiamo scendere dalla giostra, smettere di ruotare senza mai avere in mano la direzione. Grazie al silenzio quante potenzialità ritrovate nell'esercizio dei nostri sensi; se per percepire meglio un gusto particolare chiudiamo gli occhi, perchè non renderci conto che il silenzio affina lo sguardo, l'udito, il tatto.....

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