kōan

Un monaco chiese a Chao-chou: 
«Sono entrato proprio ora in questo monastero. Chiedo al patriarca di espormi la dottrina».
Chao-chou rispose: 
«Hai già mangiato il tuo riso bollito?».
Il monaco disse: «L'ho già mangiato».
Chao-chou disse: «Allora va' a lavare la ciotola».
Il monaco ebbe un'importante illuminazione.

Commenti

  1. STUPENDO!!
    Oggi anche se c'è la nebbia sono stata illuminata da un raggio di sole, ma forse era il riflesso di una luce al neon, o forse il riflesso di luce di una lamiera di un cartello stradale... chissà...è un mistero...
    o piu' semplicemente chissà cosa c'era nel caffè...effetivamente non aveva un buon sapore...
    Fatto stà che
    in queste poche righe c'è scritto la vera essenza della vita...
    più chiaro di così....
    in pratica vuol dire che non bisogna lasciarsi condizionare a ricercare chissà quali insegnamenti, chissà quali soluzioni, chissà quali "teorie" complicate per avere una vita
    soddisfacente, no non è così...
    non bisogna fare chissà quali cambiamenti...
    niente di tutto questo...
    semplicemente per avere una vita soddisfacente
    bisogna vivere anche le più semplici cose quotidiane con partecipazione, con pienezza e soprattutto con amore ... in tutte le cose che facciamo solo così viviamo veramente...
    è il segreto della semplicità... bisogna vivere il presente, l'ora o meglio ancora l'attimo...
    sembra facile, ma è difficilissimo,
    è facile ricordarselo quando facciamo delle cose piacevoli, come può essere una passeggiata,
    guardare un tramonto, il difficile è ricordarlo nel quotidiano,quando facciamo le cose più insignificanti, x capirsi bisogna vivere il momento anche quando stiriamo, o più semplicemente "laviamo una ciotola"...
    Buon pomeriggio
    Tamara :-)*

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  2. vedi, il segreto della semplicità di noi bombigiani ( o bombaroli) come dico io.
    la semplicità che ti rimane perchè da piccolo hai giocato con i coccini e un po' di terra e veniva fuori il mangiare per tutti i bambini o per le bambole se eri solo, e poi lavavi i coccini nel borro; perchè hai passato i pomeriggi a giocare a nascondino, a campana,a mangiare la prima margherita o mammola della stagione esprimendo un desiderio (come diceva mia sorella); perchè facevi gli scherzi a qualche vecchietta mentre però ascoltavi le storie che ti raccontavano.
    da grandi gli scherzi sono diventati un poò pesanti, come quando (ero già fidanzata con mio marito) per il fuoco del 15 agosto abbiamo bruciato la "NANA" di Verdiana e lei ci ha rincorso per la strada.
    in parole povere, crescere con la semplicità NON DIPENDE DA NOI MA QUALCOSA POSSIANO METTERCI DI NOSTRO.

    ciao a Tamara, bombarola d.o.c.g.
    ( forse oggi abbiamo bevuto lo stesso caffè)

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  3. Maira lo so che ti spezzerò il cuore
    ma mi dispiace darti la brutta notizia che non merito il marchio di bombarola d.o.c.g. non sono "originale",sono "mista", padre bombigiano e madre casentinese, pensa un pò che disastro ...
    Buona notte
    Tamara :-))

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