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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

soffio

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Non attender che Dio su te discenda         e che ti dica: Sono. Senso alcuno non ha quel Dio che afferma         l'onnipotenza sua. Sentilo tu, nel soffio ond'ei ti ha colmo         da che respiri e sei. Quando, non sai perché, ti avvampa il cuore,          è lui che in te si esprime.         R. M. Rilke

qualcosa di grande

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C'è qualcosa di grande in me e non riesco a farlo uscire. E' un "io" grande e silenzioso che siede e guarda un "io" più piccolo agitarsi in azioni di ogni genere. Sono costantemente consapevole di una nascita che deve avvenire. E' come se da anni un bimbo volesse nascere e non potesse venire alla luce. Continua attesa e travaglio ma nessun parto. E tuttavia, se morirò prima che la nascita abbia luogo continuerò a tornare finché non avvenga. Kahlil Gibran

coraggio

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Sovente ammiriamo le "parole coraggiose", ma dimentichiamo che, prima di avere il coraggio delle parole, i veri profeti hanno il coraggio del silenzio.    Alessandro Pronzato 

nessun luogo

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Dio non abita in un luogo, nè sulla terra, ma nel cuore, e se cerchi il luogo di Dio, il suo luogo è il cuore puro. Egli dice che abiterà in questo luogo quando afferma per mezzo del profeta: " Abiterò con loro e fra loro camminerò; essi saranno per me popolo, e io sarò Dio per loro, dice il Signore". Considera dunque, che forse anche nell'anima di ciascuno di noi, c'è un pozzo d'acqua viva, c'è come nascosto un certo senso celeste e l'immagine di Dio. Scaviamo i nostri pozzi, svuotiamoli della terra, purifichiamoli da ogni bruttura e da tutti i pensieri fangosi e terrestri, troveremo in essi l'acqua viva, quella di cui il Signore dice: "Chi crede in me, dal suo ventre scaturiranno fiumi d'acqua viva". Origene

quiete

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Fin quando dai la caccia alla felicità, non sei maturo per essere felice, anche se quello che più ami è già tuo.  Fin quando ti lamenti del perduto ed hai solo mete e nessuna quiete, non conosci ancora cos'è la pace.  Solo quando rinunci ad ogni desiderio e non conosci nè meta nè brama e non chiami per nome la felicità, allora le onde dell'accadere non ti raggiungono più e il tuo cuore e la tua anima hanno pace. Hermann Hesse

nella mia stanza

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Nella mia Stanza sono consapevole -  Di un'incorporea amica -  Non è attestata da Postura -  Né Confermata - da Parola -  Né un Posto - ho bisogno di offrirle -  Più appropriata Cortesia  L'ospitale intuizione  Della Sua Compagnia -  La presenza - è il permesso che Le basta -  Né Lei con Me  Né Io con Lei - con Accenti -  Rinunciamo all'Integrità -  Stancarsi di Lei, sarebbe più curioso  Che Monotonia  Provata da una Particella - nella Vasta  Società dello Spazio -  Né se visiti Altri -  So - se prenda dimora - o No -  Ma l'Istinto sa riconoscerla  L'Immortalità Emily Dickinson  Conscious am I in my Chamber -  Of a shapeless friend -  He doth not attest by Posture -  Nor Confirm - by Word -  Neither Place - need I present Him -  Fitter Courtesy  Hospitable intuition  Of His Company -  Presence - is His furthest license -  Neither He to Me  Nor Myself to Him - by Accent -  Forfeit Probity -  Weariness of Him, were quainter 

asatomasatgamaya

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http://www.youtube.com/watch?v=IWOLElXWqkY

più efficace

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Un’espressione di adorazione, più efficace di qualsiasi parola, è il silenzio. Esso infatti dice da solo che la realtà è troppo al di là di ogni parola. Alta risuona nella Bibbia l’intimazione: “Taccia davanti a lui tutta la terra!” (Ab 2, 20) e: “Silenzio alla presenza del Signore Dio!” (Sof 1, 7). Quando “i sensi sono avvolti da uno sconfinato silenzio e con l’aiuto del silenzio invecchiano le memorie”, allora non resta che adorare. Secondo alcuni, la parola stessa “adorare” indicherebbe, nel latino, il gesto di mettersi la mano sulla bocca, come ad imporsi silenzio. Se ciò è vero, fu un gesto di adorazione quello di Giobbe quando, venutosi a trovare a tu per tu con l’Onnipotente, alla fine della sua vicenda, dice: “Ecco, son ben meschino: che ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca” (Gb 40,4). In questo senso, il versetto di un salmo, ripreso poi dalla liturgia, nel testo ebraico diceva: “Per te è lode il silenzio”, Tibi silentium laus ! (cf Sal 65,2, testo Mas.).

essere

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Provate ad essere, unicamente essere.  Concedetevi giornalmente abbastanza tempo per sedervi nella calma e provare, solo provare a oltrepassare la personalità e le sue ossessioni.  Perseverando in tal modo non potete fallire.  Quello che importa sopratutto è la serietà e la sincerità; bisogna proprio che abbiate la nausea di essere la persona che siete e che vediate il bisogno urgente di essere libero dalle identificazioni inutili a un fascio di ricordi e di abitudini.       Nisargadatta Maharaj

guscio di lumaca

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Qualcuno dice che mi sono “ritirata” in un eremo; e io puntualmente reagisco. Un eremo non è un guscio di lumaca, e io non mi ci sono rinchiusa; ho solo scelto di vivere la fraternità in solitudine. E lo preciso puntigliosamente per rispondere all’obbiezione che concepisce questa solitudine come un tagliarsi fuori dal contesto comunitario e che – come confonde la comunione con la comunità – confonde anche la solitudine con l’isolamento, la misantropia, la chiusura egocentrica. E invece no. L’isolamento è un tagliarsi fuori ma la solitudine e un vivere dentro. L’isolamento è una solitudine vuota. La mia situazione, invece, è una solitudine piena, cordiale, calda, percorsa da voci e animata di presenze. La solitudine non è una fuga: è un’incontro, così come il silenzio è un continuo, ininterrotto dialogo. Non si sceglie la solitudine per la solitudine ma per la comunione, non per stare soli ma per incontrarsi, in un modo diverso, con Dio e con gli uomini. Si potrebbe forse dire che

nome e forma

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Tutti i poteri divini stanno nascosti nell’anima umana sotto forma di seme. Questi poteri rimangono latenti e dormienti sotto i detriti e le macerie della agitazione mentale,  delle perversioni sensuali, dei difetti e dei vizi nella forma dell’ignoranza. La meditazione è l’arte di interiorizzare, focalizzare e bilanciare le forze della nostra mente fino a raggiungere un punto di pace e tranquillità. Nella calma della mente meditativa, tutte le polarità sono armonizzate nel silenzio che è la sorgente della creatività mentale. La meditazione è una via di liberazione per liberare la mente dalla passate compulsioni  così che noi possiamo di nuovo essere sinceri e “rinascere”. La meditazione è l’arte di contattare il nostro reale e nascosto nome e forma, che è eterno, non cambiante e per sempre beato. Goswami Kriyananda

l'essenziale

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l’Essenziale giornata di meditazione e silenzio al Monastero di San Cristoforo in Perticaia domenica 12 maggio 2013 programma 10,00 arrivi 10,30 meditazione 11,00 istruzione 12,30 pranzo 15,00 meditazione 16,00 Celebrazione Eucaristica 17,30 meditazione iscrizioni entro il 30 aprile Massimo 055961135 - massimo.vecchini@yahoo.it offerta libera

non è una tecnica

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La meditazione è una delle più grandi arti della vita, forse la più grande, e non la si può apprendere da nessuno. Questa la sua bellezza. Non ha una tecnica e pertanto non possiede autorità. Quando si conosce se stessi, si osserva se stessi, il modo in cui si cammina, si parla, si mangia, ciò che si dice, come si odia, come si diventa gelosi, si diventa consapevoli di tutto ciò che è dentro di noi, senza una scelta, allora quella è meditazione. Essa può avere luogo anche stando seduti in un bus o mentre si cammina nei boschi pieni di luce o mentre si ascolta il canto degli uccelli e si guarda in faccia la propria donna o il proprio figlio.      Jiddu Krishnamurti

sfida

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Fare tutto ciò che posso è normale, fare al di là delle mie capacità è una sfida, dove finiscono le mie capacità comincia la mia fede ed una forte fede vede l'invisibile, crede l'incredibile e riceve l'impossibile.                              Daisaku Ikeda

incertezza

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‎Quando non siete sicuri di cosa fare, tornate al vostro respiro: inspirate ed espirate pienamente consapevoli, prendete rifugio nella presenza mentale. La cosa migliore da fare nei momenti di difficoltà è tornare a se stessi e dimorare nella consapevolezza. Thich Nhat Hanh

amicizia

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Il silenzio è amicizia. Che cosa succede quando noi realizziamo  un vivo contatto di presenza e ascolto al respiro o al corpo,  ma anche a qualsiasi altra realtà, grande o piccola che sia? Succede questo: che noi dimentichiamo noi stessi ... e ci dedichiamo interamente a qualcuno o a qualcosa nel segno dell'ascolto disponibile e della gratuità. Questo consegnarci interamente a qualcuno o a qualcosa è amicizia... All'inizio è amicizia col respiro, con il corpo, con i suoni,  ma progredendo diventa amicizia con noi stessi, con gli altri, con l'esistenza. Tutte le volte che noi entriamo in un rapporto di silenzioso ascolto con la realtà,  nasce l'amicizia. Questo è la meditazione. Meditazione è essere in amicizia con il reale. Quando sei in amicizia con l'esistenza, sei in meditazione. Il silenzio è la "grande rivelazione" perchè, insegnandoci l'amicizia con il reale,  ti ridona a te stesso.  Quando in te c&

si respira

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Dio non è qualcuno di cui si parla, ma Qualcuno che si respira, che si comunica attraverso l’atmosfera che emana da noi. Se siete in costante comunione con Dio, lo si avverte attorno a voi. Maurice  Zundel

sii paziente

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Sii paziente verso tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore e cerca di amare le domande, che sono simili a stanze chiuse a chiave e a libri scritti in una lingua straniera. Non cercare ora le risposte che possono esserti date poichè non saresti capace di convivere con esse. E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora. Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga, di vivere fino al lontano giorno in cui avrai la risposta.    Rainer Maria Rilke   

con il cuore

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La preghiera ha bisogno del cuore, non delle labbra. Senza il cuore, le parole sono prive di senso.     Mahatma Gandhi

training di meditazione

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Tibi silentium laus TRAINING DI MEDITAZIONE A PIETRALBA (BZ) da lunedì 26 a sabato 31 agosto 2013 Un aspetto che occorre coltivare con maggiore impegno all'interno delle nostre comunità è l'esperienza del silenzio. Di esso abbiamo bisogno "per accogliere nei cuori la piena risonanza della voce dello Spirito Santo, e per unire più strettamente la preghiera personale con la Parola di Dio e con la voce pubblica della Chiesa".  In una società che vive in maniera sempre più frenetica, spesso stordita dai rumori e dispersa nell'effimero, riscoprire il valore del silenzio è vitale. Non a caso, anche al di là del culto cristiano, si diffondono pratiche di meditazione che danno importanza al raccoglimento. Perché non avviare, con audacia pedagogica, una specifica educazione al silenzio dentro le coordinate proprie dell'esperienza cristiana? Sia davanti ai nostri occhi l'esempio di Gesù, che "uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e l

ritiro in silenzio

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Comunità Mondiale per la Meditazione Cristiana - Italia www.meditazionecristiana.org  RITIRO IN SILENZIO 24-25-26 maggio 2013 sul tema SILENZIO e PAROLA  STRUMENTI di DIALOGO villa Bellotta - Valconasso di Pontenure - Piacenza Un week end di comunione, ascolto e silenzio con la Comunità per la Meditazione Cristiana VENERDI’ 24 MAGGIO 15,00 Accoglienza e sistemazione 17,00 Introduzione alla Meditazione 18,30 Letture e Meditazione 19,30 Cena 20,45 Saluto 21,00 Introduzione al ritiro di don Alfredo Jacopozzi . Inizio del tempo di Silenzio SABATO 25 MAGGIO 6,30 Meditazione 7, 15 Letture e Meditazione 8, 0 0 Colazione 9,15 Conferenza di Maciej Bielawski Parole e silenzio in diverse tradizioni religiose e culturali 10,45 Coffee Break 11,00 Sessione di Yoga guidata 12,00 Letture e Meditazione 13,00 Pranzo 15,00 Conferenza di Maciej Bielawski L'uomo tra s

nessun maestro

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Non c'è nessun maestro umano nella preghiera, come non c'è maestro nell'amore. Ad ognuno spetta edificare la sua preghiera, come ad ognuno tocca tessere il suo amore. Nessuno lo farà al posto nostro, nessuno lo farà meglio di noi.       Ermes  Maria Ronchi

cielo e terra

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Dio non ha fretta nel fare le cose; e il tempo è suo e non mio. Ed io, piccola creatura, uomo, sono stato chiamato da essere trasformato in Dio per partecipazione. E ciò che mi trasforma è la carità, che Dio ha infuso nel mio essere.     L'amore mi trasforma lentamente in Dio.    E il peccato, è proprio qui: resistere a questa trasformazione, saper e poter dire di no all'amore.     Vivere nel nostro egoismo significa fermarsi allo stato di uomo e impedirne la trasformazione nella carità divina.     E fin tanto che non sarò trasformato "per partecipazione" in Dio, attraverso la carità, sarò di "questa terra" e non di "quel cielo".     Il Battesimo mi ha elevato allo stato soprannaturale; ma tale stato deve essere maturato, e tutta la vita ci è data per tale maturazione; ed è la carità, cioè l'amore di Dio, che ci trasforma.     Carlo Carretto

scoprire

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La meditazione è scoprire cos’è la meditazione. I libri, i maestri e i sacerdoti vi diranno cos’è la meditazione e, magari, si sbagliano tutti perché sono degli interpreti. Un interprete è un traditore, perché interpreta secondo il suo condizionamento. La Verità non richiede alcuna interpretazione. Non ci può essere alcun interprete di ciò che è vero, perché sta a voi scoprire cos’è vero. Jiddu Krishnamurti

prime ore del mattino

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Grande è la benedizione delle prime ore del mattino silenzio, coltivare le immagini del pensiero, prepararsi per la giornata, liberarsi dai sogni e integrarli nella vita del giorno. Le ore silenziose del mattino nutrono tutta la giornata, le ore silenziose della sera aprono la porta ai sogni. Stare un silenzio e ascoltare il tempo che scorre, senza bisogno di scorrere con lui. Zenta Maurina Randive

consapevolezza

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Cosa intendiamo con la parola consapevolezza?  Intendiamo la pura attenzione silenziosa e non giudicante presente nel momento presente. E contemplare il corpo e la mente vuol dire osservare con questa attenzione le sensazioni fisiche, l’avvicendarsi di attrazione e repulsione nella nostra mente, il succedersi di emozioni e stati d’animo; vuol dire osservare i pensieri e le immagini che accompagnano gli stati d’animo.    Corrado Pensa  

patria

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La nostra patria è all'interno. E là siamo sovrani.  Finché noi non riscopriremo questa verità antica - e ciò ognuno per sè e a proprio modo - siamo condannati a vagare e a cercare consolazione là dove non esiste: nel mondo esterno.   James Bugental

la prima opera

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La preghiera è la prima opera nella vita cristiana.  Se per gli affari di tutti i giorni è vero il detto “vivi e impara”, tanto più esso si applica alla preghiera, che non si arresta mai ed è infinita. Lasciatemi ricordare una saggia abitudine dei Santi Padri dell’antichità: quando si salutavano non si chiedevano come andava la salute né altre cose. Piuttosto si chiedevano: “Come va la preghiera?” L’attività della preghiera era considerata da loro come un segno della vita spirituale chiamandola “il respiro dello spirito”.  Se il corpo respira, vive; se il respiro si ferma, la vita finisce.  Così è per lo spirito.  Se pratica la preghiera, l’anima vive; senza preghiera, non c’è vita spirituale.  Tuttavia, non ogni atto di preghiera è vera preghiera. Stare in piedi davanti alle icone in casa, o venerarle qui in chiesa, non è ancora pregare, ma “l’equipaggiamento” della preghiera.  Recitare preghiere, a memoria o da un libro, o ascoltare qualcuno recitarle non è ancora p