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Visualizzazione dei post da marzo, 2011

variazioni

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Laetare Ierusalem

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Tao Te King

Pieno soltanto nel vuoto, ancorato nell'immobile silenzio, la varietà degli esseri sorge mentre contemplo le loro mutazioni. La varietà degli esseri fa ritorno alle radici. Ritornare alle radici è raggiungere il silenzio. La calma fa scoprire il proprio destino. Ritrovare il destino porta a casa. Il ritorno a casa provoca il risveglio. Non conoscere il risveglio porta alla confusione. Lao Tzu

silenzio di cristallo

Quando teniamo in mano qualcosa di fragile la nostra delicatezza fisica lascia ammorbidire la nostra presa manuale, ma, quando dal silenzio ci viene donata una comunicazione silenziosa, noi rispondiamo ad alto volume senza nemmeno metterci in ascolto. Non importa quante biglie abbiamo rotto nella nostra vita, non sono quelli i nostri errori, perchè mai nessuno ci ha mostrato la delicatezza e la fragilità del silenzio. E' importante, ora, osservare con amore chi ci porge le proprie biglie. Come possiamo accorgerci di questi giochi meravigliosi e così fragili contenuti nelle nostre vite? Nella quiete, nel rumore sentiamo la nostra sofferenza e constatiamo la fragilità delle nostre biglie. Nel silenzio invece le vedremo belle e sempre splendenti, e il nostro desiderio di ammirarle crescerà. Ci accorgeremo di tutto il tempo che sono rimaste nelle nostre tasche, e quando cominceremo a donarle, una alla volta, vedremo quante altre ve ne siano ancora. E il giorno

la lampada accesa

Una volta che la lampada è stata accesa, non può che fare luce, e una volta che il fiore si apre, diffonde inevitabilmente il suo profumo. In modo simile, quando il cuore sboccia nella Divinità, la pace e la compassione diventano parte integrante di voi, come la vostra ombra .   Mata Amritanandamayi

Laudate Dominum

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testimone assoluto

Il silenzio è lo sfondo permanente. Il testimone assoluto. Presenza. Emozione fragile, sensazione di partecipare alla creazione permanente. Ma  che cosa c'è  dietro tutto questo?  E' inutile cercare, è tutto qui.  Nella coscienza piena di ogni istante, occorre lasciar parlare il silenzio.   Marc De Smedt

AVVISO

domenica 3 aprile l'incontro della scuoladelsilenzio a San Cipriano è sospeso per la concomitanza con la rassegna dei cori a Santa Barbara

nel cuore del canto sacro

IL  SUONO  CHE  CREA Incontro esperienziale di canto meditativo                                       con Sabrina Tinghi                                                            Sabato   2   APRILE    2011 Dalle 15.30 alle 19.00  Chiesa di San Cipriano                              Come la goccia leviga il sasso,  come il fuoco purifica l’oro, rendici coscienti o Spirito che Tu dimori in noi, tuo tempio. Che la Tua presenza ci illumini di compiuta bellezza          Giovanni Vannucci         info e iscrizioni: Sabrina Tinghi   tel.055/2049786  cell.333/4652009  

sentinella

Chi pratica il silenzio  è una sentinella  sulla frontiera del mondo Tomas Merton

Athos

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tentazioni

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sulla preghiera

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miserere

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sonata

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riflessi

L'uomo che giunge al risveglio è come la luna che si riflette nell'acqua. La luna non si bagna e l'acqua non si lacera. La luce della luna, per quanto sia vasta, si riflette in una piccola goccia d'acqua. La luna intera e il cielo intero si riflettono entrambi anche in una goccia di rugiada sull'erba o in una goccia d'acqua. Come la luna non lacera l'acqua, così l'illuminazione non lacera l'uomo. L'uomo che non ostacola il risveglio è come la goccia di rugiada che non ostacola la luce della luna. Dōgen

oculi mei semper ad Dominum

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Ave Maria

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messaggio dal silenzio

Voci, voci. Ascolta, mio cuore, come solo i santi udirono: lo smisurato grido che si sollevò dal profondo della terra; ed essi si genuflessero, oltre l’impossibile, e ancora senza badarci: così stavano in ascolto. Non che tu possa sopportare ulteriormente la voce di Dio. Ma ascolta ciò che spira, l’ininterrotto messaggio che si forma dal silenzio. Reiner Maria Rilke

suite

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adulterio mentale

Ogni passione comincia con un pensiero peccaminoso: nessuna nuvola si può formare senza un soffio di vento. La caduta di Eva è interpretata da Filarete di Mosca come l'accettazione di un pensiero e la sua trasformazione graduale in una passione. (...) "Prendi e mangia" diventa una passione quando il pensiero si attualizza e viene messo in pratica. Una disposizione peccaminosa dell'anima, dice Filarete, comincia quando le potenze dell'intelletto sono orientate nella direzione sbagliata. La molteplicità dei propri desideri, che non sono centrati sulla volontà divina, è connessa con la propria deviazione dall'unità della verità divina in una molteplicità di pensieri propri. In altre parole, la distrazione è deviazione dalla semplicità primordiale e dallo stato di unificazione alla molteplicità e complessità. La distrazione è conseguenza della caduta originaria. L'accettazione della mente dei pensieri peccaminosi è una malattia e un peccato della mente, un

lamentazioni

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la belleza

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costruire la pace

Gli uomini devono rinunciare al loro egoismo, al fine di costruire la pace; ma noi non possiamo fare la pace con gli altri se non siamo in pace con noi stessi. E non possiamo essere in pace con noi stessi se non siamo in grado di compiere i sacrifici che la pace richiede. Lo spirito della pace infatti è introdotto nei nostri cuori solo dalla volontà di rinunciare al nostro io insignificante per ritrovare il nostro vero io al di là di noi stessi, negli altri, e soprattutto in Cristo. Così è Gesù stesso che ci fornisce la soluzione quando viene verso di noi portando una pace che il mondo non può dare. Che cos’è questa pace? Non è una terapia psicologica, né l’effetto di qualche slogan efficace, né una tecnica di autocontrollo. La pace che Cristo porta non è un oggetto, una pratica o una tecnica: è Dio stesso, in noi. E’ lo Spirito Santo. La pace che Cristo porta non è una ricetta per un’evasione individualistica o per una realizzazione egoistica. Non vi può essere pace nel cuore dell’uom

distrazioni

Esser lasciati soli in una stanza con le porte chiuse non è ancora quiete. Nemmeno evitare di parlare è silenzio. Entrambi sono stati interiori che presuppongono pace della mente e calma dei pensieri. Molto spesso chi è solo e cerca di pregare trova confusione e caos nella propria mente. Anche pregando con le labbra la mente vaga lontano. Gli antichi padri chiamano meteorismos , leggerezze della mente, le distrazioni in preghiera. La causa di questa distrazione, dicono, dipende dall'incapacità della persona umana di controllare i suoi pensieri, o le diverse immagini e fantasie che appaiono nella mente. Per controllare questi pensieri la persona deve imparare l'arte della nepsis (attenzione, vigilanza, consapevolezza, sobrietà). Ciò è basato sulla comprensione che ogni pensiero cattura la mente umana gradualmente. Il pensiero nella mente passa attraverso molti stadi diversi di sviluppo. Il primo stadio è chiamato assalto, che è un  semplice concetto o l'apparizione di qualc

la belleza

Enemigo de la guerra y su reverso la medalla No propuse otra batalla que librar al corazón De ponerse cuerpo a tierra Bajo el peso de una historia Que iba a alzar hasta la gloria el poder de la razón Y ahora que ya no hay trincheras El combate es la escalera Y el que trepe a lo mas alto pondrá a salvo su cabeza Aunque se hunda en el asfalto... la belleza. Míralos como reptiles al acecho de la presa Negociando en cada mesa maquillajes de ocasión Siguen todos los raíles que conduzcan a la cumbre Locos porque nos deslumbre su parásita ambición Antes iban de profetas y ahora el éxito es su meta Mercaderes, traficantes, mas que nausea dan tristeza No rozaron ni un instante... la belleza. Y me hablaron de futuros fraternales, solidarios Donde todo lo falsario acabaría en el pilón Y ahora que se cae el muro ya no somos tan iguales Tanto tienes, tanto vales... viva la revolución! Reivindico el espejismo de intentar ser uno mismo Ese viaje hacia la nada que consiste en la
io pongo sempre innanzi a me il Signore Salmo 16,8

la pace verrà

Se tu credi che un sorriso è più forte di un'arma, Se tu credi alla forza di una mano tesa, Se tu credi che ciò che riunisce gli uomini è più importante di ciò che li divide, Se tu credi che essere diversi è una ricchezza e non un pericolo, Se tu sai scegliere tra la speranza o il timore, Se tu pensi che sei tu che devi fare il primo passo piuttosto che l'altro, allora... LA PACE VERRÀ! Se lo sguardo di un bambino disarma ancora il tuo cuore, Se tu sai gioire della gioia del tuo vicino, Se l'ingiustizia che colpisce gli altri ti rivolta come quella che subisci tu, Se per te lo straniero che incontri è un fratello, Se tu sai donare gratuitamente un po' del tuo tempo per amore, Se tu sai accettare che un altro ti renda un servizio, Se tu dividi il tuo pane e sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore, allora... LA PACE VERRÀ! Se tu credi che il perdono ha più valore della vendetta, Se tu sai cantare la gioia degli altri e divide

finale

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il trampolino

Il silenzio permette di mantenere il controllo, di riflettere sempre in anticipo, di essere un passo più lontani dal discorso e dalle sue tesi. Esso appartiene in modo specifico all’ordine della sintesi. Tutti i conferenzieri e i professori universitari consumati sanno che, al di là della sua lentezza o rapidità, un discorso punteggiato di silenzi significativi alla fine di certe frasi trasmetterà meglio il messaggio o l’insegnamento. Occorre lasciare allo spirito dell’altro il tempo di immagazzinare l’informazione ricevuta. Questi silenzi devono però essere brevi, per non distrarre l’attenzione, per non farla affondare in un baratro d’assenza.  E’ altrettanto vero che il silenzio, se serve come protezione nei giochi di potere, può anche proteggere il dispiacere, la colpevolezza, l’imbarazzo, la debolezza,la felicità, la sorpresa, tutti gli stati emozionali più o meno intensi che sono presenti in noi, tutte le nostre reazioni nascoste, tutti i nostri fantasmi e  i nos

tibi dixit 2

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tibi dixit cor meum

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salmo 32

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flauto

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Rāga

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c'è anche il silenzio

Il silenzio, per definizione, è ciò che non si ode. Il silenzio ascolta, esamina, osserva, pesa e analizza. Il silenzio è fecondo. Il silenzio è terra nera e fertile, l’humus dell’essere, la tacita melodia sotto la luce solare. Cadono su di esso le parole. Tutte le parole. Quelle buone e quelle cattive. Il grano e il loglio. Ma solo il grano dà il pane. José Saramago

solitudine e silenzio

Non c'è solitudine senza silenzio. Il silenzio è talvolta tacere, ma è sempre ascoltare. Un'assenza di rumore che fosse vuota della nostra attenzione alla parola di Dio non sarebbe silenzio. Una giornata piena di rumori, piena di voci, può essere una giornata di silenzio se il rumore diventa per noi l'eco della presenza di Dio, se le parole sono per noi messaggi e sollecitazioni di Dio. Quando parliamo di noi stessi, quando parliamo tra noi, usciamo dal silenzio. Quando ripetiamo con le nostre labbra gli intimi suggerimenti della Parola di Dio nel profondo di noi stessi, lasciamo il silenzio intatto. Il silenzio non ama la confusione delle parole. Sappiamo parlare o tacere, ma non sappiamo accontentarci delle parole necessarie. Oscilliamo senza posa tra un mutismo che affossa la carità e una esplosione di parole che svia la verità. Il silenzio è carità e verità. Esso risponde a colui che chiede qualcosa, ma non dà che parole cariche di vita. I

il risultato

La comprensione è migliore della pratica meccanica. Migliore della comprensione è la meditazione. Ma meglio di tutto è lasciar andare l'ansia per il risultato, perché a questo fa immediatamente seguito la pace.   Bhagavad Gita

trivium

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la verità interiore

Cercate di realizzare la forza che è in voi, cercate di farla uscire; in tal modo vedrete che tutto ciò che fate non viene da voi ma da quella verità che sta dentro voi ... perchè non siete voi, ma qualcosa all'interno di voi.   Sri Aurobindo

alba

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vocazione al silenzio

A rrendersi, rimettersi, affidare completamente se stessi al silenzio di un grande paesaggio di boschi e colline, oppure di una distesa di mare o di deserto; stare seduti nella quiete di fronte al sole che sorge su quel paesaggio e ne riempie di luce i silenzi. Pregare e lavorare al mattino, affaticarsi e riposare il pomeriggio, e di nuovo meditare in silenzio la sera quando la notte scende su quei luoghi e quando il silenzio si riempie di oscurità e di stelle: questa è una vocazione vera e speciale. Sono pochi coloro disposti ad appartenere totalmente ad un tale silenzio, lasciarlo che impregni le loro ossa, non respirare altro che il silenzio, nutrirsi di esso, e trasformare la sostanza stessa della loro vita in un silenzio vivente e vigilante. Thomas Merton

amici

Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. E’ il campo che seminate con amore e che mietete ringraziando. Egli è la vostra mensa e la vostra dimora perché, affamati, vi rifugiate in lui e lo cercate per la vostra pace. Se l’amico vi confida il suo pensiero non nascondetegli il vostro. Quando lui tace il vostro cuore non smette di ascoltarlo, perché nell’amicizia ogni pensiero, desiderio, speranza nasce nel silenzio e si partecipa con gioia. Se vi separate dall’amico non addoloratevi, perché la sua assenza v’illumina su ciò che più in lui amate. E non vi sia nell’amicizia altro intento che scavarvi nello spirito a vicenda. Condividetevi le gioie sorridendo nella dolcezza amica, perché nella rugiada delle piccole cose il cuore scopre il suo mattino e si conforta. Kahlil  Gibran

il gregoriano in tv

http://cercatoridellaverita.blogspot.com/2011/03/e-venne-il-giorno-del-gregoriano-in-tv.html

attende Domine

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invocabit me 2

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invocabit me

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i volti

I volti sono l' interiorità nascosta, i sensi,la maschera del non detto. I volti sono francobolli vidimati dal tempo, uno scandalo che denuda i pensieri e le intenzioni. I volti sono ricordi che deridono il loro passato. I volti sono una pozione chimica in cui circolano le domande. I volti sono lingue senza alfabeto. I volti sono lettere che restano sempre chiuse. Amal Al-Juburi

salmo 1

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brume

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mancanza di gusto

La mancanza del gusto per la solitudine e il silenzio è una delle malattie più comuni della persona moderna.  Molti sono perfino spaventati a rimanere nella quiete, soli o ad avere tempo libero: si sentono meglio solo se sono occupati costantemente. Hanno bisogno di parole, impressioni, si affrettano in continuazione per avere l'illusione di una vita abbondante e piena. Ma la vita in Dio comincia quando le parole e i pensieri cadono nel silenzio, quando le occupazioni mondane sono dimenticate e quando nell'animo umano uno spazio si libera per essere riempito di Lui. Hilarion Alfeyev

l'uomo che tace

Temo un uomo di poche parole temo un uomo che tace l’arringatore – posso superarlo il chiacchierone – posso intrattenerlo ma colui che pondera mentre gli altri spendono tutto ciò che hanno di quest’uomo diffido temo che egli sia grand e . Emily Dickinson

roses

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http://skiaartproject.blogspot.com/2011/03/roses.html#comments

parce domine

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calma

Un'esperienza della quiete è essenziale per chiunque desideri imparare l'arte della preghiera. Per conseguire questa esperienza non ci si deve necessariamente ritirare in un deserto. Ma ci si devono riservare alcuni minuti ogni giorno per entrare nella propria stanza, chiedere la porta e pregare il Dio che è nel segreto. La nostra tentazione o il nostro inganno abituale consiste nell'essere sempre occupati e continuamente di fretta per poter fare qualcosa di estremamente importante: crediamo che dedicare troppo tempo alla preghiera ci privi della possibilità di fare cose importanti. L'esperienza di tanti mostra che mezzora trascorsa in preghiera raramente danneggia le nostre occupazioni abituali. Al contrario la preghiera insegna a concentrarsi meglio e rende la mente più disciplinata: come risultato si guadagna tempo invece di perderlo. Hilarion Alfeyev

O Virtus Sapientiae

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svincolarsi

Pregare è saldare il silenzio delle stelle con il frastuono dei giorni. Svincolarsi dalle catene del rumore e scoprire le nostre musiche sotterranee. Pregare è aprire un passaggio, come si apre una chiusa o una diga; aprire, nella trama dei giorni, delle finestre su Dio, fino a rendere la nostra vita porosa alla vita di Dio, fino a creare una osmosi, uno scambio, un travaso di vita. Pregare è indovinare la presenza dell'eterno Assente, e sapersene meravigliare, e saperla respirare.   Ermes Ronchi

evitare la verbosità

Perché Cristo ci comanda di evitare la verbosità nella preghiera? Proprio perché la preghiera non nasce dalle parole: la preghiera non è mera somma di richieste indirizzate a Dio.  Prima di essere pronunciata la preghiera deve essere ascoltata nel proprio cuore.  Tutti i veri capolavori della musica e della poesia non sono stati composti semplicemente mettendo insieme parole e suoni sconnessi: prima sono nati nella profondità del cuore del loro autore, e sono stati incarnati in parole o toni musicali. La preghiera è anche un lavoro creativo, che non nasce dalla verbosità, ma da una pace profonda, da un silenzio concentrato e devoto. Prima di intrprendere il sentiero della preghiera si deve entrare nel silenzio interiore e rinunciare alle parole e ai pensieri. Hilarion Alfeyev

babele

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vexilla regis

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Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor suspensus est patibulo. Confixa clavis viscera tendens manus, vestigia redemptionis gratia hic inmolata est hostia. Quo vulneratus insuper mucrone diro lanceae, ut nos lavaret crimine, manavit unda et sanguine. Inpleta sunt quae concinit David fideli carmine, dicendo nationibus: regnavit a ligno Deus. Arbor decora et fulgida, ornata regis purpura, electa, digno stipite tam sancta membra tangere! Beata cuius|brachiis pretium pependit saeculi! statera facta est corporis praedam tulitque Tartari. Fundis aroma cortice, vincis sapore nectare, iucunda fructu fertili plaudis triumpho nobili. Salve ara, salve victima de passionis gloria, qua vita mortem pertulit et morte vitam reddidit. Avanza il vessillo del Re, risplende il mistero della Croce, sulla quale Gesù, nostra vita, subì la morte e con la morte ci ridonò la vita. Dopo essere stato ferito dalla punta crudele di una em

misereris omnium, Domine

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parlami

PARLAMI COL TUO SILENZIO Padre celeste! In molti modi tu parli a un uomo: Tu, l'unico che ha sapienza e intelligenza, vuoi tuttavia renderti comprensibile a lui. Tu parli anche quando taci; perché parla anche colui che tace, per provare l'amato; parla anche colui che tace affinché l'ora del capire sia tanto più intima quando essa verrà. Padre celeste, non è forse così? Oh, quando tutto tace, quando un uomo se ne sta solo e abbandonato e più non sente la tua voce, allora forse è per lui come se la separazione dovesse essere eterna. Oh, nel tempo del silenzio, quando un uomo languisce nel deserto e non sente la tua voce: allora è forse per lui come se essa fosse quasi del tutto svanita. Padre celeste, è ben questo il momento del silenzio dei confidenziali colloqui. Così fa' che sia benedetto anche questo tuo silenzio come ogni parola che tu rivolgi all'uomo; che egli non dimentichi che tu parli anche quando taci. D

La Plainte

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il colore

Il silenzio è il “colore” degli avvenimenti: può essere leggero, spesso, grigio, allegro, disperato, felice … Si tinge di tutte le infinite sfumature della  nostra vita. Se lo ascoltiamo, ci parla e ci dà continuamente informazioni sullo stato dei luoghi e degli esseri, sulla struttura e sulla qualità delle situazioni incontrate. E’ il nostro intimo compagno, lo sfondo permanente sul quale tutto prende risalto. Luogo della coscienza profonda, è alla base del nostro sguardo, del nostro ascolto, delle nostre percezioni. Marc De Smedt

musica e silenzio

Possiamo ascoltare la musica in maniera adegua­ta soltanto se facciamo silenzio e ci apriamo totalmente all' ascolto. Allora la musica blocca i nostri pensieri e ci porta alla tranquillità e al silenzio interiori. Già sant' Ago­stino conosceva il paradosso che il canto ci porta nello spazio interiore del silenzio, che è già sempre dentro di noi, ma da cui non di rado siamo separati. Il vescovo di Ippona ritiene che il canto ci accompagni nella stanza più interna della nostra anima, nella stanza del silenzio, in cui Dio dimora dentro di noi. Anselm Grün

il grande fiume

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cascata

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il dubbio

Il dubbio è un prezioso unguento; benché bruci, esso guarisce. Io ti dico, invita il dubbio quando il desiderio t’incalza, invoca il dubbio quando la tua ambizione sorpassa gli altri in pensiero; risveglia il dubbio quando il tuo cuore esulta di un grande amore. Io ti dico: il dubbio crea l’amore eterno, il dubbio purifica lo spirito dalla sua corruzione. Così la forza dei tuoi giorni sarà fatta di comprensione. Per la piena vita del cuore, per il volo dello spirito, lascia che il dubbio laceri i tuoi legami. Come i freschi venti montani destano le ombre nella valle, lascia che il dubbio inviti alla danza il languido amore di una mente soddisfatta. Non lasciare che il dubbio si insinui oscuramente nel tuo cuore. Io ti dico: il dubbio è prezioso unguento; benché bruci, pure guarisce. J iddu Krishanamurti

lasciaci cantare ...

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prayer and silence

http://en.hilarion.orthodoxia.org/6_21

ecole du silence

http://www.sunyatazenconseil.com/blog,ecole-du-silence,409072.html

pregare il silenzio

Forse non ci rendiamo conto che Dio ha creato anche il silenzio. Che il silenzio è quella “cosa bella” (Gn 1,12), di cui l’Artista Divino si compiace (gli è riuscita bene!). Che il silenzio  è quella “bella azione” che Lui tanto gradisce, (Mc 14,6). Pochi sono convinti che il silenzio può essere la lingua più adatta per la preghiera. C’è chi ha imparato a pregare con le parole, solo con le parole. Ma non riesce a pregare solo con il silenzio. “ … Un tempo per tacere e un tempo per parlare ”, ammonisce il Qohelet (3, 7). Qualcuno, però, anche condizionato dalla formazione ricevuta, il tempo per tacere nella preghiera – e non solo nella preghiera – proprio non riesce a indovinarlo. Eppure T. Merton sostiene che “il silenzio costituisce la vita di preghiera”. E Saint-Exupéry assicura: “La preghiera è un esercizio del silenzio”. San Giovanni della Croce, da parte sua, ha coniato una formula indimenticabile: “tacere per consentire a Dio di parlare”. Del resto, i Padri latini ave

shomèr ma mi-llailah

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donna del silenzio

Santa Maria, donna del silenzio, riportaci alle sorgenti della pace. Liberaci dall'assedio delle parole. Da quelle nostre, prima di tutto. Ma anche da quelle degli altri. Figli del rumore, noi pensiamo di mascherare l'insicurezza che ci tormenta affidandoci al vaniloquio del nostro interminabile dire: facci comprendere che, solo quando avremo taciuto noi, Dio potrà parlare. Coinquilini del chiasso, ci siamo persuasi di poter esorcizzare la paura alzando il volume dei nostri transistor: facci capire che Dio si comunica all'uomo solo sulle sabbie del deserto, e che la sua voce non ha nulla da spartire con i decibel dei nostri baccani. Spiegaci il senso profondo di quel brano della Sapienza, che un tempo si leggeva a Natale facendoci trasalire di meraviglia: «Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso, la tua Parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, scese sulla terra...». Riportaci, ti preghiam

san Benedetto

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l'amore del silenzio

Regola di S. Benedetto Capitolo VI - L'amore del silenzio Facciamo come dice il profeta: "Ho detto: Custodirò le mie vie per non peccare con la lingua; ho posto un freno sulla mia bocca, non ho parlato, mi sono umiliato e ho taciuto anche su cose buone". Se con queste parole egli dimostra che per amore del silenzio bisogna rinunciare anche ai discorsi buoni, quanto più è necessario troncare quelli sconvenienti in vista della pena riserbata al peccato!... Se infatti parlare e insegnare é compito del maestro, il dovere del discepolo è di tacere e ascoltare."

la vera verità

la vera ortodossia non è la formulazione corretta della dottrina, ma l'esperienza autentica della gloria della verità. Raimon Panikkar

chillout

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IO SONO

Io sono il Signore e non v'è alcun altro; fuori di me non c'è dio; ti renderò spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci,   perché sappiano dall'oriente fino all'occidente che non esiste dio fuori di me. Io sono il Signore e non v'è alcun altro.   Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura; io, il Signore, compio tutto questo.  Isaia 45, 5-7

non sapevo

Quando giocavo con Te Non sapevo chi Tu eri. Non avevo paura nè vergogna; come un monello trascorrevo la vita. Come intimo amico al mattino mi chiamavi, felice scorrazzavo con te di foresta in foresta. . O Signore, in quei giorni non capivo il significato dei tuoi canti; ma insieme a Te cantava il mio spirito, inquieto il mio cuore danzava. Oggi, inaspettatamente, una visione: immobile nel cielo, muti il sole e la luna; l'universo è chino in adorazione davanti a Te   Rabindranath  Tagore

il Tutto

il modo per arrivare al Tutto per arrivare a quello che non conosci devi passare per dove non conosci per arrivare a quello che non gusti devi passare per dove non gusti per arrivare a quello che non possiedi devi passare per dove non possiedi per arrivare a quello che non sei devi passare per dove non sei il modo per avere il Tutto se desideri conoscere tutto non desiderare di conoscere niente di niente se desideri godere tutto non desiderare di godere niente di niente se desideri possedere tutto non desiderare possedere niente di niente se desideri essere tutto non desiderare essere niente di niente il modo per non ostacolare il Tutto quando ti fermi su qualche cosa perdi la spinta verso il tutto poiché per giungere del tutto al tutto devi lasciare tutto di tutto e quando giungessi a possedere tutto devi possederlo senza desiderare niente poiché se desideri mantenere qualcosa nel tutto non hai solo on Dio il tuo tesoro il segno che uno ha il Tutto in