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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

salve coelestis pater

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silenzio e libertà

Chi non vive il Silenzio, chi no ne ha fatto l'esperiena, ovvero chi non è passato esistenzialmente attrverso di esso, non può essere tollerante, deve essere rigido e, pertanto, non può essere felice se le cose non vanno come uno "vorrebbe" o si "pensa" che dovrebbero andare. Ciò vuol dire che l'esperienza del Silenzio sta alla base della libertà, del pluralismo, della tolleranza e della felicità. Chi vive il Silenzio sa che le cose si possono dire, fare e pensare in molti modi.  Il Sienzio non fa violenza alle cose, le colloca al loro posto. Raimon Panikkar

pace pace pace

I bambini giocano alla guerra. E' raro che giochino alla pace perché gli adulti da sempre fanno la guerra, tu fai "pum" e ridi; il soldato spara e un altro uomo non ride più. E' la guerra. C'è un altro gioco da inventare: far sorridere il mondo, non farlo piangere. Pace vuol dire che non a tutti piace lo stesso gioco, che i tuoi giocattoli piacciono anche agli altri bimbi che spesso non ne hanno, perché ne hai troppi tu; che i disegni degli altri bambini non sono dei pasticci; che la tua mamma non è solo tutta tua; che tutti i bambini sono tuoi amici. E pace è ancora non avere fame non avere freddo non avere paura. B ertold Brecht

Sound Of Silence

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Ciao oscurità, vecchia amica mia son venuto per parlare ancora con te perchè una visione strisciando senza far rumore ha sparso i suoi semi mentre stavo dormendo E la visione così piantata nel mio cervello, rimane ancora nel suono del silenzio In sogni irrequieti vagai da solo per viottoli di acciottolato sotto la tenue luce di un lampione rivoltai il mio bavero per il freddo e per l'umidità quando i miei occhi vennero trafitti dal flash di una luce al neon che lacerò la notte e toccò il suono del silenzio E nella luce nuda vidi diecimila persone, forse più gente che comunicava senza parlare gente che sentiva senza ascoltare gente che scriveva canzoni che nessuna voce avrebbe mai cantato e nessuno osava disturbare il suono del silenzio "Sciocchi" dissi io "non sapete che il silenzio si espande come un cancro" Ascoltate le mie parole così che io possa insegnarvi prendete le mie braccia così che io possa raggiungervi Ma le mie paro

il mare è un cielo aperto sull'infinito del mondo

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l'infinito del cielo

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il silenzio del mare

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Il giglio e l'uccello, i gioiosi maestri di gioia, sono la gioia stessa perché sono incondizionatamente gioiosi. Colui infatti la cui gioia dipende da determinate condizioni non è la gioia stessa, la sua gioia è nelle condizioni, è condizionata da esse. [...] Ma il loro insegnamento di gioia, che di nuovo la loro vita esprime, è con grande brevità il seguente: c'è un oggi che è - sì, un'enfasi infinita cade in questo è. C'è un oggi e non c'è nessuna, proprio nessuna preoccupazione per il domani, o per il giorno seguente. Non è leggerezza quella del giglio e dell'uccello, è invece la gioia del silenzio e dell'obbedienza. Perché quando tu taci nel silenzio solenne, quale è in natura, non esiste domani; e quando tu obbedisci, come obbedisce il creato, non c'è il domani, quel giorno maledetto, l'invenzione della chiacchiera e della disobbedienza. [...] Che cos'è la gioia, che cos'è essere gioiosi? È essere davvero presenti a se stess

l'uomo e il mare

L'uomo e il mare Sempre il mare, uomo libero, amerai! perché il mare è il tuo specchio; tu contempli nell'infinito svolgersi dell'onda l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito non meno amaro. Godi nel tuffarti in seno alla tua immagine; l'abbracci con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore si distrae dal suo suono al suon di questo selvaggio ed indomabile lamento. Discreti e tenebrosi ambedue siete: uomo, nessuno ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto, mare, le tue più intime ricchezze, tanto gelosi siete d'ogni vostro segreto. Ma da secoli infiniti senza rimorso né pietà lottate fra voi, talmente grande è il vostro amore per la strage e la morte, o lottatori eterni, o implacabili fratelli! Charles Baudelaire

Kyrie II

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forse

forse come lo splendore del sole nella luce di una foglia riflesso

pensieri come onde

Come l'oceano ha le sue onde e il sole ha i suoi raggi, anche la mente ha i suoi riflessi: sono i pensieri e le emozioni. L'oceano ha le sue onde, ma non ne è particolarmente disturbato. Le onde, in effetti, sono la natura stessa dell'oceano. Le onde continuano a sorgere, ma dove vanno a finire? Ritornano nell'oceano. E da dove vengono? Sempre dall'oceano!Allo stesso modo, i pensieri e le emozioni sono la luminosità e l'espressione della natura stessa della mente. Essi sorgono dalla mente, ma dove vanno a finire quando si dissolvono? Di nuovo nella mente! Qualsiasi cosa sorga, non vederla come un problema particolare. Se non reagisci impulsivamente, se resti semplicemente paziente, tornerà a dissolversi di nuovo nella sua natura essenziale.Quando possiedi questa comprensione, l'apparire dei pensieri non fa che rinforzare la tua pratica (meditativa - ndr). Ma quando non comprendi cosa sono intrinsecamente i pensieri (cioè la manifestazione l

Kyrie

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felicità

Il modo più sicuro di diventare infelici è desiderare di essere più felici   Arthur Schopenhauer

Kyrie X

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state attenti

Stare attenti vuol dire vivere nel momento presente, non essere imprigionati nel passato e nemmeno anticipare eventi futuri che potrebbero non accadere. Allorché siamo pienamente coscienti del momento presente, la vita si trasforma e l'ansia e lo stress scompaiono. Gran parte della vita se ne va nella febbrile anticipazione delle cose da fare e nella conseguente sospensione d'animo. Dovremmo imparare a fare un passo indietro nella libertà e possibilità del presente. Bede Griffiths

estate a Vallombrosa

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toccare il cielo

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è proibito

E' proibito piangere senza imparare, svegliarti la mattina senza sapere che fare aver paura dei tuoi ricordi. E' proibito non sorridere ai problemi, non lottare per quello in cui credi e desistere, per paura. Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà. E' proibito non mostrare il tuo amore, far pagare agli altri i tuoi malumori. E' proibito abbandonare i tuoi amici, non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto e chiamarli solo quando ne hanno bisogno. E' proibito non essere te stesso davanti alla gente, fingere davanti alle persone che non ti interessano, essere gentile solo con chi si ricorda di te, dimenticare tutti coloro che ti amano. E' proibito non fare le cose per se stesso, aver paura della vita e dei suoi compromessi, non vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo respiro. E' proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire, dimenticare i suoi occhi e le sue risate, solo perchè le vostre strade hanno s

equilibrio

Colui che pratica solo la devozione è come un cieco che non sa dove andare e nel suo entusiasmo vaga in ogni direzione. Colui che pratica solo la filosofia, d'altro canto, è come un paralitico che, sebbene possa vedere la meta lontana, poiché la sua comprensione rimane solo teorica, non riesce ad avvicinarsi di un solo passo. Comunque, se l'amore e l'energia del devoto si combinano con la saggezza e la discriminazione del filosofo, si può star certi che una tal persona arriverà alla meta. Anonimo

bolle di sapone

Immagina d'essere un bimbo che, sdraiato sulla schiena con lo sguardo rivolto al cielo senza nuvole, faccia bolle di sapone con un anello di plastica. Non appena la bolla si stacca, l'osservi mentre s'innalza nel cielo, e così facendo sposti l'attenzione dalla bolla al cielo. Mentre osservi la bolla, questa scoppia, ma l'attenzione per un attimo rimane là dove c'era la bolla. Ecco, in quell'attimo la consapevolezza si posa nello spazio vuoto. B. Alan Wallace

Kyrie Eleison

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infinito amore

  Il mio slancio è infinito come il mare,   e non meno profondo è il mio amore; più te ne dono più ne posseggo, perché entrambi sono infiniti. L’amore è uno spirito non d’altro composto che di fuoco, non così denso da affondare,  ma così leggero da aspirare a innalzarsi. Sei tu la parte migliore di me stesso, il limpido specchio dei miei occhi, i l profondo del cuore, il nutrimento, la fortuna, l’oggetto di ogni mia speranza, il solo cielo della mia terra, il paradiso cui aspiro.   William Shakespeare

yama niyama

Yama Ahimsa : non violenza, astensione dall'infliggere a qualsiasi essere vivente qualunque tipo di male, sia esso fisico, psicologico, ecc.; Sathya : verità, aderenza al vero, sincerità (soprattutto con sé stessi); Asteya : onestà, astensione dalla cupidigia, liberazione dall'avidità; Brahmacharya : castità (intesa soprattutto come purezza morale e sentimentale); Aparigraha : distacco, non-attaccamento, astensione dalla bramosia del possedere. Niyama Saucha : pulizia, salute fisica, purezza; Santosa : appagamento, felicità della mente, l'accontentarsi; Tapas : ardore, fervore nel lavoro, desiderio ardente di evoluzione spirituale; Svadhyaya : studio di sé stessi, ricerca interiore; Ishvara Pranidhana : abbandonarsi alla divinità, la resa al Signore di tutte le nostre azioni.

presenza

Sii presente a ogni respiro.  Non fare che la tua attenzione vaghi per la durata di un solo respiro.  Ricordati di te stesso sempre e in ogni situazione. Abdulhalik

mare mare

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GP2

C'è il silenzio tragico dell'incomunicabilità, e c'è il silenzio della fecondità e del coraggio, che è proprio di chi rinuncia a farsi sentire all'esterno per raggiungere nel profondo le radici della verità e della vita.  Il nostro tempo ha bisogno di riscoprire la fecondità del silenzio, per superare l'effimero, la dissipazione dei suoni, delle immagini, delle chiacchiere che troppo spesso impediscono di sentire la voce di Dio.   Giovanni Paolo II

Mettā

Mettā (in sanscrito è maitrī) è una parola Pali che significa amore-gentilezza non condizionate. Mettā è una delle dieci pāramitā della scuola buddhista Theravada. Il mettā bhāvanā (coltivazione del mettā) è una forma comune di meditazione, praticata con la coscienza del respiro, che dà concentrazione, al fine di prevenire la perdita di compassione. L'oggetto della meditazione mettā è quello di sviluppare benevolenza e compassione verso tutti gli esseri senzienti. La pratica solitamente inizia con la coltivazione della compassione e dell'amore per se stessi, poi per le persone amate, gli amici, maestri, stranieri ed infine per i nemici. Costituisce un buon metodo per calmare la mente, essendo un "antidoto" all'ira. Chi sviluppa il mettā difficilmente sarà turbabile e potrà sopprimere la rabbia sul nascere. Tali persone saranno più attente verso gli altri, più disposte a voler bene ed amare, e più inclini ad amare incondizionatamente. I Buddhisti credono che le per

mantra

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la stazione

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la stazione

C'e' un solo vaso di gerani dove si ferma il treno e un unico lampione che si spegne se lo guardi e il piu' delle volte non c'e' ad aspettarti nessuno perche' e' sempre troppo presto o troppo tardi Non scendere mi dici continua con me questo viaggio e cosi' sono lieto di apprendere che hai fatto il cielo e milioni di stelle inutili come un messaggio per dimostrarmi che esisti che ci sei davvero ma vedi il problema non e' che tu ci sia o non ci sia il problema e' la mia vita quando non sara' piu' la mia confusa in un abbraccio senza fine persa nella luce tua sublime per ringraziarti non so di cosa e perche' lasciami questo sogno disperato di esser uomo lasciami questo orgoglio smisurato di esser solo un uomo perdonami Signore ma io scendo qua alla stazione di Zima Alla stazione di Zima qualche volta c'e' il sole e allora usciamo tutti a guardarlo e a tutti viene in mente che cantiamo la stessa canzone con altre p

Dio fa preferenze? - 3

Per quanto strano possa sembrare, il Dio cristiano ha delle preferenze, fa delle scelte: “Quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti”, dice san Paolo nella seconda lettura di oggi (1Cor 1,27s.): e san Giacomo aggiunge: “Dio ha scelto i poveri nel mondo, che sono ricchi nella fede” (Gc 2,5). Allo stesso modo, le Beatitudini annunciano le scelte di Dio, ampliando il messaggio centrale di Gesù: è arrivato per voi il Regno di Dio ed è arrivato qui sulla terra, nella storia di ogni uomo, in particolare in quella dei poveri, degli ultimi, di coloro che sono prostrati sotto il peso del male, magari di quello del quale loro stessi sono responsabili. Ma Dio non guarda i loro meriti, bensì la loro sofferenza. Per comprendere la forza di queste parole, le potremmo parafrasare così: “Beati i peccatori, perché ad essi Dio consegna la sua presenza amorosa e liberante”. L’uomo ac

Dio fa preferenze? - 2

Per tanto tempo mi sono chiesta perché Dio abbia delle preferenze, perché tutte le anime non ricevano grazie in grado uguale... Gesù mi ha istruita riguardo a questo mistero. Mi ha messo davanti agli occhi il libro della natura, ed ho capito che tutti i fiori della creazione sono belli, le rose magnifiche e i gigli bianchissimi non rubano il profumo alla viola o la semplicità incantevole alla pratolina...  Se tutti i fiori piccini volessero essere rose, la natura perderebbe la sua veste di primavera, i campi non sarebbero più smaltati di infiorescenze. Così è nel mondo delle anime, che è il giardino di Gesù. Dio ha voluto creare i grandi Santi, che possono essere paragonati ai gigli e alle rose; ma ne ha creati anche di più piccoli, e queste si debbono contentare di essere margherite o violette, destinate a rallegrare lo sguardo del Signore quand'egli si degna d'abbassarlo. La perfezione consiste nel fare la sua volontà, nell'essere come vuole lui.   Santa Tere

Dio fa preferenze?

Dio è molto discriminatorio. Odia i divorziati, odia quelli che convivono fuori dal matrimonio e odia gli omosessuali che considera malati. Dio spedisce all'inferno tutti quelli che non condividono il suo punto di vista e le sue opinioni. Dio non ama la vita per la vita, ma solo la vita di quelli che vivono per lui. Dio è molto discriminatorio. (Forse non stiamo parlando dello stesso Dio)

meglio tacere

si parla tanto di silenzio meglio tacere

e ti vengo a cercare

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la sofferenza

La sofferenza non è, né positiva, né negativa:  la sofferenza è propria della vita.  E la vita è crescita, e ogni crescita comporta la sofferenza come uno dei suoi ingredienti essenziali. Anthony De Mello

quartetto d'archi

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Bachiana No. 5

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zen

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la pittura

Quale è la parte più difficile della pittura?" chiese un discepolo ad un Maestro Zen "La parte del foglio dove non è dipinto nulla"

familiarizzare

Nel Buddhismo Tibetano, al contrario di cio che si e’ portati a pensare, la meditazione non ha nulla a che fare con pratiche esoteriche di varia natura, infatti la parola tibetana per definire la meditazione è Gom, e il suo significato è semplicemente quello di Familiarizzare. Familiarizzare con la propria mente significa osservare, non fare nulla, limitarsi a guardare qualsiasi cosa faccia la mente senza disturbarla, senze prevenirla, senza reprimerla; dobbiamo fare come al cinema – dobbiamo limitarci semplicemente a fare da spettatori. Limitandoci ad osservare la mente, pian piano la svuotiamo dai pensieri e con la pratica costante della meditazione si comincia a sviluppare una maggiore concentrazione e consapevolezza di noi stessi. Al di là dell’essere buddisti la pratica della meditazione porta grandi benefici nella vita quotidiana. La societa’ attuale prettamente consumistica, traboccante dei più variegati stimoli sensoriali e la competitività fra le persone, sono s

Concerto Zmóbeco

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buonanotte

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o magnum mysterium

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un petalo

La poesia è un petalo che cade nel vuoto in bocca ad un leone che ruggisce. Alda Merini

gnossienne

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la cosa migliore

Vigila su di te  e non appena trovi te stesso,  rinuncia al tuo io;  questa è la cosa migliore  che tu possa fare. Meister Eckhart

ipse dixit

tutto è esattamente come deve essere

la meditazione

La meditazione non è la semplice esperienza di qualcosa al di là dei pensieri e dei sentimenti di ogni giorno, né la ricerca di visioni e beatitudini ... La meditazione — che è cessazione del pensiero — apre la porta ad una vastità che trascende ogni immaginazione o congettura; è comprensione del mondo e delle sue vie ... Tutto ciò che il pensiero formula ha in sé il limite dei suoi confini, il pensiero ha sempre un orizzonte, la mente meditativa non ne ha, l'uno deve cessare perché l'altro possa essere ... La meditazione non è una continuazione o una espansione dell'esperienza, al contrario, è la completa inazione che è totale cessazione dell'esperienza; lo svuotarsi del conosciuto ... Se non c'è meditazione, sei come un cieco in un mondo di grande bellezza, luci e colori ... Meditare non è ripetere parole, sperimentare visioni o coltivare il silenzio, questa è una forma di autoipnosi ... La mente meditativa è vedere, osservare, ascoltare

il silenzio della mente

L'unico silenzio che conosciamo è quello che si ha quando si interrompe il rumore, quando il pensiero si ferma - ma quello non è silenzio. Il silenzio è qualcosa di completamente diverso, come la bellezza, l'amore. E questo silenzio non è il prodotto di una mente quieta, non è il prodotto delle cellule del cervello che dicono, "Sii tranquillo!"; allora le stesse cellule producono il silenzio e quello non è silenzio. Non è il silenzio neanche il risultato della concentrazione né della attenzione.  Il silenzio ha molte qualità. C'è silenzio fra due rumori, il silenzio fra due note e il silenzio che si allarga nell'intervallo fra due pensieri. C'è il singolare, quieto, pervadente silenzio che si diffonde in campagna alla sera; c'è il silenzio nell'abbaio di un cane in lontananza o il fischio di un treno su una ripida salita; il silenzio che regna in una casa quando tutti sono andati a letto, e il suo particolare risalto quando

la finestra

La religione non è un esperimento ma un’esperienza di vita  per mezzo della quale l’uomo  partecipa all’avventura cosmica. Raimon Panikkar UN FILMATO DA NON PERDERE: http://www.raimon-panikkar.org/italiano/filmati.html

le tre parole più strane

Quando pronuncio la parola Futuro, la prima sillaba già va nel passato. Quando pronuncio la parola Silenzio, lo distruggo. Quando pronuncio la parola Niente, creo qualche cosa che non entra in alcun nulla. Wislawa Szymborska

calmami, Signore

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la piccola figlia del mare

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dodici gradi di silenzio

Era l'ora del mezzogiorno nella quale sembrava regnare sovrano, nella casa, il silenzio. La porta della cella si suor Amata si era aperta ed ella, ritta sulla soglia, ascoltava quel divino silenzio che amava tanto gustare così, credendosi forse inosservata. Ma ecco che suor Luigi Gonzaga un tipo di suora dall'indole aperta e gioviale, generosa ed indagatrice, passare di là, notare quel volto raccolto e radioso che rivelava una intima gioia misteriosa, e, come se nulla avesse visto, tirare diritto per la sua via. Quando giunse l'ora della ricreazione, che in quel giorno deve aver atteso con una certa impazienza non esitò a fargliene parola. "Ma che cosa faceva a quel modo, sorella mia"? le disse " Ascoltavo il silenzio " rispose serena suor Maria Amata "E che cosa le diceva?" a risposta furono di dodici gradi del silenzio  che suor Maria Amata le scrisse con fraterna sollecitudine e che suor Luigi Gonzaga conservò gelosamente.  In

a proposito di preghiera

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PARTE QUARTA LA PREGHIERA CRISTIANA SEZIONE PRIMA LA PREGHIERA NELLA VITA CRISTIANA CAPITOLO TERZO LA VITA DI PREGHIERA ARTICOLO 1 LE ESPRESSIONI DELLA PREGHIERA I. La preghiera vocale 2700 Con la sua Parola Dio parla all'uomo. E la nostra preghieraprende corpo mediante parole, mentali o vocali. Ma la cosa più importante è la presenza del cuore a colui al quale parliamo nella preghiera. « Che la nostra preghiera sia ascoltata dipende non dalla quantità delle parole, ma dal fervore delle nostre anime ». 179 2701 La preghiera vocale è una componente indispensabile della vita cristiana. Ai discepoli, attratti dalla preghiera silenziosa del loro Maestro, questi insegna una preghiera vocale: il « Padre nostro ». Gesù non ha pregato soltanto con le preghiere liturgiche della sinagoga; i Vangeli ce lo presentano mentre esprime ad alta voce la sua preghiera personale, dalla esultante benedizione del Padre, 180 fino all'angoscia del Getsemani. 181 2702 Il bisogno

intercessioni visuali

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queste preghiere non hanno parole lascia che le immagini guidino i tuoi pensieri e le tue preghiere

Kyrie, Eleison

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il ruolo della musica

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go west

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perché

Qualcuno chiese a Meister Eckhart, una persona veramente religiosa "Perchè, visto che Gesù parla così, la gente non chiede ? Perchè non cerca ? Perchè non bussa, se verrà aperto ?" Eckhart rise e disse "Per due ragioni. Prima di tutto, potresti chiedere e potrebbe non esserti dato, e la gente non vuole vivere una frustrazione;  ma il motivo più profondo è questo: potresti chiedere e ti potrebbe essere dato. E questo spaventa ancora di più"

un nuovo giorno

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Il mattino è spuntato, come il primo mattino Il merlo ha cantato, come il primo uccello, Lodate il canto, lodate il mattino Lodateli mentre sbocciano freschi dal mondo. Dolce cade la nuova pioggia, luce dai Cieli, Come la prima rugiada, sulla prima erba, Lodate la dolcezza del giardino umido Che nasce già completo dove i Suoi piedi si posano. Mia è la luce del sole, mio è il mattino, Nato dall'unica luce che l'Eden vide giocare, Lodate dal cuore, lodate ad ogni mattino La nuova creazione di Dio del nuovo giorno. Il mattino è spuntato, come il primo mattino Il merlo ha cantato, come il primo uccello, Lodate il canto, lodate il mattino Lodateli mentre sbocciano freschi dal mondo.

la musica della Bibbia

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ancora kōan

Quando le oche volano sull'acqua e la loro immagine si riflette, non è loro intenzione proiettare la loro immagine sull'acqua, ne l'acqua ha alcuna intenzione di trattenerla

Santorini

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kōan

Un monaco chiese a Chao-chou:  «Sono entrato proprio ora in questo monastero. Chiedo al patriarca di espormi la dottrina». Chao-chou rispose:  «Hai già mangiato il tuo riso bollito?». Il monaco disse: «L'ho già mangiato». Chao-chou disse: «Allora va' a lavare la ciotola». Il monaco ebbe un'importante illuminazione.

meglio vedere la faccia che udire il nome

Dov’è una carogna in putrefazione gli uccelli da preda volteggiano e calano al suolo. Vita e morte sono abbinate. I vivi attaccano i morti, a loro profitto. I morti non ci rimettono nulla. Anzi guadagnano, in quanto vengono venduti. O sembra che guadagnino, se si ragiona in termini di guadagno e di perdita. Tu dunque intraprendi lo studio dello zen con l’idea che ci sia da guadagnare?  Questa domanda non vuol  essere  implicitamente un’accusa. È però una domanda importante. Quando si fa molto chiasso intorno alla “spiritualità”, all’ illuminazione , o magari all’ “accensione”, il più delle volte è perché ci sono delle poiane che si librano sopra un cadavere. Questo librarsi, questo volteggiare, questo calare, questa celebrazione di vittoria, non sono ciò che si intende per studio dello zen — anche se possono costituire un esercizio utilissimo in altri contesti. E arricchiscono gli uccelli rapaci. Lo zen non arricchisce nessuno. Non c’è alcun cadavere da trovare. Sul luo

il mare

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sunrise

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vita nel silenzio

La lingua tace se rinuncia ai discorsi futili e malvagi; il corpo si fa silenzioso se abbandona le azioni inutili e dannose; il cuore trova requie se si purifica dai pensieri vani e perversi. A che giova tacere con la bocca se poi c'è tumulto di vizi che agita la mente e sconvolge le opere? Il fine del silenzio non è solamente negativo; agisce, anzi, come forza positiva nella vita di preghiera ed è  uno degli strumenti più efficaci proprio perchè è uno dei più costruttivi. Il silenzio costruisce la vita di preghiera. Gli uomini del mondo hanno dimenticato le gioie del silenzio e la pace della solitudine, che pur sono necessarie, in qualche misura, alla pienezza di una vita umana. Non tutti sono chiamati ad essere eremiti, ma tutti abbisognano di quel tanto di silenzio e di solitudine che permetta loro di avvertire, almeno di tanto in tanto, nel profondo, la segreta voce del loro più vero essere. Quando non si ode quella voce, quando uno non raggiunge quella pace spiri

amore limitato

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crocifissione

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alberi

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la vita è cambiamento

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare chi passa i giorni a lamentarsi

il fiume del tempo

Hai appreso anche tu quel segreto del fiume: che il tempo non esiste?". Un chiaro sorriso si diffuse sul volto di Vasudeva. "Si Siddharta" rispose. "Ma è questo ciò che tu vuoi dire: che il fiume si trova dovunque in ogni istante, alle sorgenti e alla foce, alla cascata, al traghetto, alle rapide, nel mare, in montagna, dovunque in ogni istante, e che per lui non vi è che presente, neanche l'ombra del passato, neanche l'ombra dell'avvenire?". "Si, questo" disse Siddharta. "E quando l'ebbi appreso, allora considerai la mia vita, e vidi che è anch'essa un fiume, vidi che soltanto ombre, ma nulla di reale, separano il ragazzo Siddharta dall'uomo Siddharta e dal vecchio Siddharta. Anche le precedenti incarnazioni di Siddharta non furono un passato, e la sua morte e il suo ritorno a Brahma non sono un avvenire. Nulla fu, nulla sarà: tutto è. Tutto ha realtà e presenza". Siddharta parlava con entusi