distrazioni

Esser lasciati soli in una stanza con le porte chiuse non è ancora quiete. Nemmeno evitare di parlare è silenzio. Entrambi sono stati interiori che presuppongono pace della mente e calma dei pensieri. Molto spesso chi è solo e cerca di pregare trova confusione e caos nella propria mente. Anche pregando con le labbra la mente vaga lontano.
Gli antichi padri chiamano meteorismos, leggerezze della mente, le distrazioni in preghiera. La causa di questa distrazione, dicono, dipende dall'incapacità della persona umana di controllare i suoi pensieri, o le diverse immagini e fantasie che appaiono nella mente.
Per controllare questi pensieri la persona deve imparare l'arte della nepsis (attenzione, vigilanza, consapevolezza, sobrietà). Ciò è basato sulla comprensione che ogni pensiero cattura la mente umana gradualmente. Il pensiero nella mente passa attraverso molti stadi diversi di sviluppo. Il primo stadio è chiamato assalto, che è un  semplice concetto o l'apparizione di qualcosa nella mente, un'immagine o un'idea che viene dall'esterno. Il secondo stadio è una conversazione: la mente inizia a dialogare col pensiero. Questo dialogo può diventare un conflitto quando la mente si oppone all'attacco del pensiero e lo rifiuta o lo accetta. L'accettazione è chiamata prigionia: è una sorta di rapimento del cuore o associazione permanente con quanto si è incontrato.
L'ultimo stadio di sviluppo del pensiero è "passione": è ciò che permane a lungo con persistenza nell'anima, formando un'abitudine per la prolungata associazione con l'anima stessa finchè non si decide di lasciarla cadere.

Hilarion Alfeyev

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