svincolarsi
Pregare è saldare il silenzio delle stelle
con il frastuono dei giorni.
Svincolarsi dalle catene del rumore
e scoprire le nostre musiche sotterranee.
Pregare è aprire un passaggio,
come si apre una chiusa o una diga;
aprire, nella trama dei giorni,
delle finestre su Dio,
fino a rendere la nostra vita porosa
alla vita di Dio,
fino a creare una osmosi,
uno scambio, un travaso di vita.
Pregare è indovinare la presenza
dell'eterno Assente,
e sapersene meravigliare,
e saperla respirare.
Ermes Ronchi
L'immensità che ci portiamo dentro di noi
RispondiEliminaè semplicemente silenzio
ma non è silenzio contrapposto al rumore
è qualcosa di più forte
è qualcosa di più vivo
è qualcosa che ti prende dentro
mentre ascolti la sinfonia del tuo respiro.
E' qualcosa d'intenso
è come sentirsi abbracciati
e all'improvviso si ha come la sensazione che il nostro respiro non ci appartenga più ...
sia il Suo...
E' una sensazione forte
e mi lascio trasportare da questa sensazione
libera da ogni pensiero.
Che silenzio stupendo!
Ora non mi ricordo quando sono nata,
in relatà credo proprio che nessuno si ricordi,
ma le parole giuste che rendono bene l'idea sarebbero proprio queste:
è come rinascere un'altra volta...
Grazie Ermes per le stupende parole.
Buona notte
Tamara