meditazione interiore

La tradizione ortodossa orientale ha sviluppato una forma speciale di preghiera chiamata Krypte Melete, occupazione nascosta, meditazione interiore.
Questo tipo di preghiera, documentato dall'inizio del quinto secolo, consiste nella ripetizione di una breve formula, spostando la mente dalla testa al cuore.
Se la mente è nella testa aumentano le distrazione e diventa difficile concentrarsi. E' necessario spostare l'attenzione della mente dalla testa al cuore.
Come riuscirci?
Cerca e troverai.

Commenti

  1. portare l'attenzione sul cuore, anzi nel cuore, e arrivare all'ascolto. Quindi farsi guidare a volte anche senza capire dove ti porta. Personalmente a volte mi capita di arrivare in una specie di nuvola azzurra (non è il termine giusto ma non mi viene altra parola per descrivere meglio) da dove partono suoni, colori, odori, sensazioni che non so descrivere ma piacevoli, molto piacevoli e non solo nell'istante ma durature. Forse quella più piacevole è il senso di vuoto e pieno nello stesso tempo. Non so se questa è la strada giusta da percorrere ma per il momento la mia ricerca mi sta portando qui.
    Sono andata molto sul personale, forse non sono neanche riuscita a spiegarmi, ma mi piacerebbe anche sapere le vostre strade.

    Tamara che ne dici? sospendo il caffè o cambio marca?

    Buona notte

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  2. Leggendo queste righe stavo pensando a come il silenzio, tramite la pratica della meditazione, accomuni un po’ tutte le diverse religioni. Hanno tutte un comune denominatore che è il silenzio, ma la cosa bella è che tutte con percorsi diversi hanno l’aspirazione ad arrivare alla stessa meta, ognuna cerca un contatto con il proprio Dio. E poco importa se la realtà non è unica per la diversità dei nomi ( Allha, Budda,Shiva,ecc) dei riti, delle culture, ogni uomo aspira alla stessa cosa, se guardiamo l’azione in se stessa tutti aspirano ad avere un contatto con la Divinità, e lo fanno tramite il silenzio, che è uguale per tutti in ogni parte del mondo, il silenzio è un linguaggio universale.

    X Maira . Non so se sei sulla strada giusta, in realtà non so se ci sono anch’io sulla giusta via … l’unica cosa che ti posso dire è che non devi cercare di seguire le sensazioni.
    Ti posso dire solo della mia esperienza, anche se è difficile parlarne, di sicuro ti posso garantire che sono ancora molto lontano dal “silenzio profondo”, e se mai l’ho raggiunto è stato solo per pochi istanti … Quello che so per certo è che ogni meditazione non è mai uguale, io sono ancora nella fase della “lotta” contro un miliardo di distrazioni:
    una volta sono i pensieri, un’altra volta i dolori alla schiena o alle ginocchia, un’altra volta i rumori esterni, un’altra volta “inciampo” nel mio respiro, un’altra volta mi sembra che tutti i pruriti del mondo si siano dati appuntamento sulla punta del mio naso ed è una lotta che fai con te stessa per non muoverti x darti una grattatina … e il bello è che ogni lotta ti distrae e dopo devi iniziare tutto da capo. Cerco di fare meditazione quasi tutte le sere, me lo sono imposto come regola, e quello che posso affermare è che sto lentamente, anzi molto lentamente, migliorando, ma sono piccoli passi in avanti e qualche volta faccio come il gambero … torno indietro, lo so sono una frana ma è così.
    Di sicuro la meditazione è molto impegnativa, richiede molti sforzi e tenacia, ma se anche per qualche istante raggiungi quel silenzio per ogni sforzo che hai fatto ne sarà valsa la pena… per il caffè credo che puoi continuare a prenderelo ... ormai il danno è fatto ...
    Serena notte
    Tamara ;-)

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