isole fortunate

Quale voce viene sul suono delle onde
che non è la voce del mare?
È la voce di qualcuno che ci parla,
ma che, se ascoltiamo, tace,
proprio per esserci messi ad ascoltare.

E solo se, mezzo addormentati,
udiamo senza sapere che udiamo,
essa ci parla della speranza
verso la quale, come un bambino
che dorme, dormendo sorridiamo.

Sono isole fortunate,
sono terre che non hanno luogo,
dove il Re vive aspettando.
Ma, se vi andiamo destando,
tace la voce, e solo c'è il mare.

Fernando Pessoa

Commenti

  1. Ma che parole stupende, già il titolo è una delizia.
    Partendo dal presupposto che Dio sia tutto, noi esseri umani non lo possiamo "rinchiudere" dentro un pensiero, dentro uno schema predefinito, non è qualcosa che possa essere conosciuto, perchè la sua realtà va oltre il nostro capire.
    E' Lui che si rivela e agisce in noi e tramite noi per mezzo delle nostre azioni, quello che veramente possiamo fare credo sia solo un'esperienza del divino, lo possiamo "sentire", vivere ma non vedere, capire, non lo possiamo "svelare" nella sua totalità.
    Ma per riuscire davvero a percepire questo bisogna abbandonarsi completamente al suo volere, dobbiamo guardare il mondo con lo sguardo dell'anima, che è uno sguardo "incantato", sono gli occhi dell'amore che si aprono all'ascolto del divino; deve essere uno sguardo che si abbandona totalmente al mistero che in parte lo abita, perchè Dio è in oguno di noi, e solo se smettiamo di usare la nostra mente razzionale offuscata da mille pensieri, potremmo veramente sentire Lui che ci parla anche attraverso la voce del mare, altrimenti sentiremo soltanto il mormorio delle onde, ed è veramente un privilegio, se Lui ce lo concede, approdare anche solo per pochi attimi in queste isole fortunate.
    Sogni d'oro.
    Tamara

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  2. semplicemente grazie tam tam
    ciao
    maira

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