silenziosa piccola voce
Per
me la voce di Dio, della Coscienza, della Verità, o la Voce Interiore o
la "Silenziosa Piccola Voce" hanno lo stesso significato. Non ho visto
altra forma. Non ho mai tentato di vederla perchè ho sempre creduto che
Dio non avesse forma. Ma quello che sentii fu una Voce da lontano ed
ancora appena vicina. Era tanto precisa come una voce umana che
distintamente mi parlava in modo irresistibile. Non sognavo mentre
sentivo la Voce. L'alscolto della Voce fu preceduto da una terribile
lotta dentro di me. Improvvisa la voce mi assalì. La ascoltai, mi
accertai che fosse la Voce e la lotta cessò. Mi calmai. La risoluzione
fu fatta in accordo, la data e l'ora del digiuno furono fissati...
Potrei dare qualche ulteriore evidenza che fu veramente la Voce che
sentii e che non fu l'eco della mia accesa immaginazione? Non ho
ulteriori prove per convincere lo scettico. E' libero di dire che era
un'auto-illusione o un'allucinazione. Può anche essere stato così. Non
posso offrire alcuna prova del contrario. Ma posso dire questo, che
neanche il verdetto unanime dell'intero mondo contro di me può smuovermi
dal credere che quello che ho udito era la vera Voce di Dio. Ma
qualcuno crede che Dio stesso sia la creazione della nostra propria
immaginazione. Se questa ottica fosse corretta allora non ci sarebbe
niente di reale, ogni cosa sarebbe frutto della nostra immaginazione. E
così, mentre la mia immaginazione mi domina, posso solo agire sotto il
suo incantesimo. In questo modo le cose reali sono solo relative. Per me
la Voce era più reale della mia stessa esistenza. Non ha mai fatto
sbagliare ne me ne, in buona sostanza, nessun altro. E tutti quelli che
pregano possono ascoltare la Voce. E' dentro ognuno di noi. Ma come ogni
altra cosa richiede una preventiva e precisa preparazione.
Gandhi
I Re 3, 7-12:
RispondiEliminaOra, Signore mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide mio padre. Ebbene io sono un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che ti sei scelto, popolo così numeroso che non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male, perché chi potrebbe governare questo tuo popolo così numeroso?». Al Signore piacque che Salomone avesse domandato la saggezza nel governare. Dio gli disse: «Perché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te né una lunga vita, né la ricchezza, né la morte dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento per ascoltare le cause, ecco faccio come tu hai detto. Ecco, ti concedo un cuore saggio e intelligente: come te non ci fu alcuno prima di te né sorgerà dopo di te.