la nascita della preghiera
La
preghiera è ricerca di Dio, incontro con Dio, e andare oltre quest’incontro
nella comunione. E dunque un’attività, uno stato e anche una
situazione; e si tratta di situarsi sia rispetto a Dio che riguardo al creato.
Essa
sorge dalla presa d’atto che il mondo in cui viviamo non è
semplicemente bidimensionale, imbrigliato in categorie come tempo e spazio, un
piatto mondo nel quale si può incontrare solo la superficie delle cose, una
superficie opaca che racchiude il vuoto.
La
preghiera nasce dalla scoperta che il mondo possiede profondità, che non siamo
circondati unicamente da realtà visibili, ma siamo immersi e penetrati dall’invisibile.
E
questo mondo invisibile è al tempo stesso la presenza di Dio, realtà suprema e
sublime, e la nostra verità più profonda.
L’incontro
è centrale nella preghiera. È la categoria basilare della rivelazione, perché
la rivelazione stessa è incontro con un Dio che ci offre una visione nuova del
mondo. Ogni cosa è incontro, nella Scrittura come nella vita. Incontro
personale e universale, unico ed esemplare.
C’è
sempre un duplice aspetto in questo: incontro con Dio e in lui con tutto il creato,
incontro con l’uomo nelle sue profondità radicate nella
volontà creatrice di Dio, tesa al compimento, quando Dio sarà tutto in tutti.
Questo
incontro è personale perché ciascuno di noi deve farne personalmente l’esperienza:
non è possibile viverlo per interposta persona. Ci appartiene, ma al tempo
stesso possiede un significato universale perché va oltre il nostro io
superficiale e limitato.
Un
tale incontro è unico perché per Dio, così come per ciascuno di noi (se
veramente apriamo gli occhi), ogni persona è unica e insostituibile. Ogni
creatura conosce Dio a modo suo. Ciascuno di noi conosce Dio in un modo che
nessuno potrà intuire se non saremo noi stessi a descriverlo.
Contemporaneamente, però, essendo la natura umana universale, ogni incontro diviene
esemplare. È una rivelazione fatta a tutti di ciò che ognuno conosce in modo
personale.
"Ogni creatura conosce Dio a modo suo."
RispondiEliminacredo che sia un bellissimo modo di esprimere la libertà che ognuno di noi ha, o meglio, che a ognuno di noi viene concessa.
Buona settimana a tutti
Maira
per Gianrico:
volevo dirti che da qualche giorno il tuo bel "bambino divino" è entrato nelle case della nostra comunità. E' in prima pagina nel nuovo notiziario parrocchiale che Don Massimo ha distribuito alle famiglie.
E allora mi viene da dirti "benvenuto nella comunità d'Avane".
Grazie
Ciao
Maira
Grazie Maira, onorato di far parte della comunità.
RispondiEliminaBuona giornata a tutti,
G.