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Visualizzazione dei post da novembre, 2011
amore che mi formasti
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Amore, che mi formasti a immagine dell’Iddio che non ha volto, Amore che sì teneramente mi ricomponesti dopo la rovina, Amore, ecco, mi arrendo: sarò il tuo splendore in eterno. Amore, che mi hai eletto fin dal giorno che le tue mani plasmarono il corpo mio, Amore, celato nell’umana carne, ora simile a me interamente sei, Amore, ecco, mi arrendo: sarò il tuo possesso in eterno. Amore, che al tuo giogo anima e sensi, tutto mi hai piegato, Amore, tu m’involi nel gorgo tuo, il cuore mio non resiste più, ecco mi arrendo, Amore: mia vita ormai eterna. David Maria Turoldo
la nascita della preghiera
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La preghiera è ricerca di Dio, incontro con Dio, e andare oltre quest ’ incontro nella comunione. E dunque un ’ attività, uno stato e anche una situazione; e si tratta di situarsi sia rispetto a Dio che riguardo al creato. Essa sorge dalla presa d ’ atto che il mondo in cui viviamo non è semplicemente bidimensionale, imbrigliato in categorie come tempo e spazio, un piatto mondo nel quale si può incontrare solo la superficie delle cose, una superficie opaca che racchiude il vuoto. La preghiera nasce dalla scoperta che il mondo possiede profondità, che non siamo circondati unicamente da realtà visibili, ma siamo immersi e penetrati dall ’ invisibile. E questo mondo invisibile è al tempo stesso la presenza di Dio, realtà suprema e sublime, e la nostra verità più profonda. L ’ incontro è centrale nella preghiera. È la categoria basilare della rivelazione, perché la rivelazione stessa è incontro con un Dio che ci offre una visione nuova del mondo. Ogni cosa è inco
non ho alcuna idea
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Signore mio Dio, non ho alcuna idea di dove sto andando, non vedo la strada che mi è innanzi, non posso sapere con certezza dove andrò a finire. E non conosco neppure davvero me stesso e il fatto che pensi di seguire la Tua volontà non significa che lo stia davvero facendo. Sono però convinto che il desiderio di compiacerTi, in realtà Ti compiace. E spero di averlo in tutte le cose. Spero di non far mai nulla senza un tal desiderio. E so che se agirò così la mia volontà mi condurrà per la giusta via, quantunque possa non saperne nulla. Avrò però sempre fiducia in Te per quanto mi possa sembrare di essere perduto e avvolto nell’ombra della morte. Non avrò paura, perché Tu sei sempre con me e non mi lascerai mai solo di fronte ai pericoli. Thomas Merton
questo sconosciuto
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Ma che cos'è allora questo Sconosciuto, contro il quale l'intelletto va a sbattere nella sua passione paradossale e che confonde all'uomo la sua conoscenza di sé? È l'Ignoto. Esso però non è qualcosa di umano, per quanto noi conosciamo l'uomo, e neppure qualche altra cosa che noi conosciamo. Questo sconosciuto, chiamiamolo allora Dio. Questo attributo, che gli diamo, è soltanto un nome. Di dimostrare che questo sconosciuto (Dio) esiste, l'intelligenza ci pensa appena. Se Dio non esiste, allora è certamente impossibile dimostrarne l'esistenza; ma se esiste, è una vera scemenza volerlo dimostrare; poiché precisamente nel momento in cui incomincio la dimostrazione, io l'ho già presupposto non come una cosa dubbia - ciò che non potrebbe di certo essere un presupposto - ma come cosa già pacifica, perché altrimenti non avrei incominciato a dimostrarlo, perché si comprende facilmente che tutto ciò sarebbe impossibile se
lacrima e sorriso
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Non scambierei i dolori del mio cuore con le gioie della moltitudine. E non vorrei che le lacrime suscitate dalla tristezza in ogni parte di me si mutassero in riso. Voglio che la mia vita rimanga lacrima e sorriso. Lacrima per lavarmi il cuore e illuminarmi sui segreti della vita e sulle cose nascoste. Sorriso per avvicinarmi ai figli dei miei simili; sorriso come segno della gloria che rendo agli dèi. Lacrima per unirmi a chi ha il cuore spezzato; sorriso, segno della mia gioia di esistere. Quando viene la sera il fiore riavvolge i petali e dorme, abbracciando il suo desiderio. Avvicinandosi il mattino, apre le labbra al sole. La vita del fiore è desiderio e appagamento: lacrima e sorriso. Le acque del mare divengono vapore e si sollevano e si condensano in una nuvola. E la nuvola trascorre su monti e valli finché non incontra la brezza: allora cade in lacrime sui campi e si congiunge a ruscelli e fiumi.... per tornare al mare, sua dimora. La vita della nuvola è separarsi e congiun
cominciare da se stessi
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Cominciare da se stessi: ecco l’unica cosa che conta. In questo preciso istante non mi devo occupare di altro al mondo che non sia questo inizio. Ogni altra presa di posizione mi distrae da questo mio inizio, intacca la mia risolutezza nel metterlo in opera e finisce per far fallire completamente questa audace e vasta impresa. Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo è la trasformazione di me stesso. Se invece pongo due punti d’appoggio, uno qui nella mia anima e l’altro là, nell’anima del mio simile in conflitto con me, quell’unico punto su cui mi era aperta una prospettiva, mi sfugge immediatamente. Quando l’uomo ha trovato la pace in se stesso può permettersi di cercarla nel mondo intero. Martin Buber
senza fine
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Mi hai fatto senza fine questa è la Tua volontà. Questo fragile vaso continuamente Tu vuoti continuamente lo riempi di vita sempre nuova. Questo piccolo flauto di canna hai portato per valli e colline attraverso esso hai soffiato melodie eternamente nuove. Quando mi sfiorano le Tue mani immortali questo piccolo cuore si perde in una gioia senza confini e canta melodie ineffabili. Su queste piccole mani scendono i Tuoi doni infiniti. Passano le età, e Tu continui a versare, e ancora c'è spazio da riempire. Rabindranath Tagore
pensa
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Pensa a una delicata morbidezza. Pensa a una nuvola, non per quello che è, vapore e aria, ma per come l'immaginazione la domina, la nomina, la trattiene in bilico sull'orlo della mente. Pensa a un passerotto. Osserva le sfumature di pastello, l'opale dei soli al tramonto, e come gli alberi si oscurano in ogni trama e ombra di verde. Pensa al primo timido amore che non osa dire quello che pensa di vedere ma aspetta in un librarsi felice. Pensa alla gioia concreta di un bambino sulla spiaggia non ancora diviso dal luogo da dove guarda o come si incolla alle conchiglie. Pensa ai quadri e alle loro decise trasformazioni. E infine, pensa ai primi invitanti accordi di una musica, il primo fiero attacco dei violini, poi il suono dei corni, e poi sii grato per come la mente può danzare in mezzo e attorno e sotto le parole. E rallegrati. Elizabeth Jennings
non si vive la pienezza dell'essere se non nel vuoto
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tutto l'universo obbedisce all'amore
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Rara la vita in due fatta di lievi gesti e affetti di giornata, consistenti o no, bisogna muoversi come ospiti pieni di premure con delicata attenzione per non disturbare... ed è in certi sguardi che si vede l’infinito Stridono le auto come bisonti infuriati, le strade sono praterie... accanto a grattacieli assolati, come possiamo tenere nascosta la nostra intesa ed è in certi sguardi che s’intravede l’infinito Tutto l’universo obbedisce all’amore, come puoi tenere nascosto un amore. Ed è così che ci trattiene nelle sue catene tutto l’universo obbedisce all’amore Come possiamo tenere nascosta la nostra intesa ed è in certi sguardi che si nasconde l’infinito Tutto l’universo obbedisce all’amore, come puoi tenere nascosto un amore. Ed è così che ci trattiene nelle sue catene tutto l’universo obbedisce all’amore... Battiato
parlaci dell'amore
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Allora Almitra disse: parlaci dell'Amore. E lui sollevò la testa e scrutò il popolo e su di esso calò una grande quiete. E con voce ferma disse: Quando l'amore vi chiama, seguitelo. Anche se le sue vie sono dure e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui. Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire. E quando vi parla, abbiate fede in lui, Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino. Poiché l'amore come vi incorona così vi crocifigge. E come vi fa fiorire così vi reciderà. Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che fremono al sole, Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra. Come covoni di grano vi accoglie in sé. Vi batte finché non sarete spogli. Vi staccia per liberarvi dai gusci. Vi macina per farvi neve. Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli. E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della me
Itaca
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Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere di incontri se il pensiero resta alto e un sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. In Ciclopi e Lestrigoni, no certo, nè nell’irato Nettuno incapperai se non li porti dentro se l’anima non te li mette contro. Devi augurarti che la strada sia lunga. Che i mattini d’estate siano tanti quando nei porti - finalmente e con che gioia - toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche profumi penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi, va in molte città egizie impara una quantità di cose dai dotti. Sempre devi avere in mente Itaca - raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchi
consapevoli
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Se siete consapevoli di ciò che vi sta intorno: la curva della strada, la forma dell’albero, il colore dell’abito di qualcuno, il profilo del monte contro il cielo blu, la delicatezza di un fiore, il dolore sul viso di un passante, l’ignoranza, l’invidia, la gelosia della gente, la bellezza della terra – allora, guardando tutte queste cose senza condanna, senza scelta, potete cavalcare la marea della consapevolezza profonda. E quindi diventerete consapevoli delle vostre reazioni, della vostra meschinità, delle vostre gelosie. Partendo dalla consapevolezza esteriore, raggiungete l’interiorità; ma se non siete consapevoli dell’esterno, non potete certamente vedere l’interno … Quando c’è consapevolezza interiore di ogni attività della vostra mente e del vostro corpo, quando siete consapevoli dei vostri pensieri e sentimenti segreti e palesi, consci e inconsci, allora da questa consapevolezza deriva una chiarezza che non è indotta o costruita dalla mente. Krishnamurti
rivelazioni
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Vi sono dei passi del vangelo che fanno ardere i nostri cuori, che illuminano la nostra intelligenza e scuotono la nostra volontà. Essi danno vita e forza a tutto il nostro essere fisico e morale. Questi brani rivelano quelle regioni del nostro intimo nelle quali Dio e la sua immagine coincidono di già; mostrano a che punto ci troviamo, anche solo fugacemente, per un attimo, nella via che conduce a quel che siamo chiamati a essere. Dovremmo prendere nota con cura di questi passi, con attenzione, s ono i punti in cui l ’ immagine di Dio è già realizzata in noi uomini decaduti a causa del peccato. Da questi inizi possiamo lottare per continuare a trasformarci nella persona che sentiamo di voler e dover essere. Dobbiamo sempre restare fedeli a queste rivelazioni. Almeno in questo, la nostra fedeltà non deve venire mai meno.
Se facciamo quanto ho appena detto, i brani di questo genere aumentano di numero, gli appelli che il vangelo ci rivolge si fanno più ricchi e circoscritti,
Dio fa differenze
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Per tanto tempo mi sono chiesta perché Dio abbia delle preferenze, perché tutte le anime non ricevano grazie in grado uguale... Gesù mi ha istruita riguardo a questo mistero. Mi ha messo davanti agli occhi il libro della natura, ed ho capito che tutti i fiori della creazione sono belli, le rose magnifiche e i gigli bianchissimi non rubano il profumo alla viola o la semplicità incantevole alla pratolina... Se tutti i fiori piccini volessero essere rose, la natura perderebbe la sua veste di primavera, i campi non sarebbero più smaltati di infiorescenze. Così è nel mondo delle anime, che è il giardino di Gesù. Dio ha voluto creare i grandi Santi, che possono essere paragonati ai gigli e alle rose; ma ne ha creati anche di più piccoli, e queste si debbono contentare di essere margherite o violette, destinate a rallegrare lo sguardo del Signore quand'egli si degna d'abbassarlo. La perfezione consiste nel fare la sua volontà, nell'essere come vuole lui. sant