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Visualizzazione dei post da 2014
sentire il silenzio
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Il silenzio si sente. Mentre tutti gli altri organi di senso trasmettono alla coscienza la presenza di un evento fisico (un odore, la temperatura, un sapore, un colore, ecc.) l'udito trasmette non solo i suoni, cioè le vibrazioni dell'aria, ma anche la loro assenza. Il silenzio non è un'assenza, come l'inattesa mancanza di profumo di un fiore, ma una presenza carica spesso di significati e di emozioni. Presenza di che cosa, se nulla stimola il complesso e sensibilissimo meccanismo uditivo? Già diversi anni fa si è visto che l'attività elettrica della corteccia cerebrale uditiva dei lobi temporali cambia, ma non cessa, se la stimolazione proveniente dalle orecchie s'interrompe. Il silenzio è sentito, e non visto, annusato o toccato, perché esso è dovuto a un campo elettrico delle aree della sensibilità acustica, stimolate, sembra, dagli strati superficiali della corteccia della parte dorsale della fessura di Silvio, dalla corteccia parietale e di quella tempor
tre silenzi
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C'è il silenzio dell'uomo come condizione ascetica per pervenire alle soglie dell'assoluto; il silenzio mistico che è ammutolimento per l'esperienza assoluta e che è il tentativo di comunicare l'ineffabile. Il silenzio di Dio come altra, estrema variante rispetto all'esperienza della sua assenza dalla storia; una variante che ripropone il tema di un Dio che si manifesta nascondendosi, di un Dio che si ritrae e con ciò richiama l'uomo alla sua responsabilità. U. Perone
estasi
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C’è un silenzio del vuoto e del nulla, il silenzio della morte. Nulla è così muto e vuoto come il silenzio delle lapidi nella notte Poi c’è il silenzio dell’orgoglioso e dell’arido. Il silenzio di chi non si degna di dire, di parlare, di comunicare. Invece il silenzio del contemplativo è quello che nasce dalla scoperta di Dio, dal suo mistero, dal suo abisso; è il silenzio della teologia apofatica; il silenzio di chi ha udito cose che non è lecito all’uomo esprimere: il silenzio del rapimento e dell’estasi di fronte all’irrompere della bellezza. David Maria Turoldo
bene prezioso
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L'uomo non esplora mai integralmente il suo intimo. È un segreto di Dio, un segreto che unicamente Lui può rivelare nella misura che gli piace. Tuttavia questo intimo è affidato all'uomo; egli può deciderne nella più perfetta libertà, ma ha pure il dovere di conservarlo come un bene prezioso datogli in consegna. Edith Stein
presenza
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Practice presence. Embrace the place where life happens. Eckhart Tolle Cerca di regalarti un momento di consapevolezza. Siedi comodamente da qualche parte e osserva quello che ti circonda. Ascolta i suoni, senti gli odori. Percepisci l'aria sulla tua pelle. Fai tre respiri profondi e lenti. Questo sei tu, vivo e presente.
spazio vuoto
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Nella nostra mente ordinaria percepiamo il flusso dei pensieri come un continuo, ma, in relatà, non è così. Scoprirete da soli che fra due pensieri, c'é uno iato, uno spazio vuoto. Quando l'ultimo pensiero è passato e il prossimo pensiero non è ancora sorto, troverete sempre uno spazio vuoto nel quale la natura della mente si rivela. Così, il lavoro della meditazione è far sì che i pensieri rallentino, in modo da rendere questo spazio sempre più evidente. Sogyal Rinpoche
risveglio
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IL RISVEGLIO “IO APRO I VOSTRI SEPOLCRI, VI RISUSCITO DALLE VOSTRE TOMBE” (Ezechiele 37, 12) MONASTERO CAMALDOLESE DELLA SANTA CROCE DI FONTE AVELLANA (PU) www.fonteavellana.it 24-29 AGOSTO 2014 Cinque giorni per condividere le riflessioni di Don Massimo Vecchini sul “Risveglio spirituale e esistenziale” scanditi da momenti di meditazione, silenzio, partecipazione alla Liturgia Monastica e… santo tempo libero. Avremo l’opportunità di essere ospitati in camere singole o doppie, tutte con servizi interni, e di usufruire della pensione completa con una offerta giornaliera di 60 euro a persona. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 15 giugno. Potete rivolgervi a: Don Massimo 3393425093 / massimo.vecchini@yahoo.it Serenella 3488831260 / papera.g@email.it Giovanna 3478408469 / giovanna.rezzadore@gmail.com Il programma delle giornate sarà il seguente: Ore 7.30 Lodi Colazione Meditazione personale Ore 9.30 Riflessione di Don Massimo Ore 10.30 Yoga e
provenienza e direzione
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L’uomo vive a metà strada tra il mondo e il silenzio da cui proviene e il mondo dell’altro silenzio verso cui si dirige, quello della morte. Tra questi due mondi vive anche la parola umana e ne trae sostegno. Per questo la parola ha una doppia eco: l’una da dove proviene, l’altra dal mondo della morte. La parola deve la sua innocenza, ingenuità, originalità al silenzio da cui proviene mentre la brevità, la fugacità, la fragilità e il fatto di non corrispondere mai pienamente alla cosa che denomina, provengono dal secondo silenzio, dalla morte. Max Picard
armonia
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la scuola del silenzio organizza una giornata di meditazione domenica 11 maggio 2014 a Villa Teresa (Cavriglia) ARMONIA per riconnetterci con l’armonia perfetta da cui abbiamo avuto origine programma 10,30 accoglienza 11,00 istruzione sul tema dell’armonia 12,00 meditazione 13,00 pranzo 16,00 meditazione e Messa 17,00 saluti e baci ISCRIZIONI: MANUELA 329 0062169
libertà
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Chi non vive il silenzio, chi non ne ha fatto l’esperienza, ovvero chi non è passato esistenzialmente attraverso di esso, non può essere tollerante, deve essere rigido e, pertanto, non può essere felice se le cose non vanno come uno vorrebbe o si pensa che dovrebbero andare. Ciò vuol dire che l’esperienza del silenzio sta alla base della libertà, del pluralismo, della tolleranza e della felicità. Chi vive il silenzio sa che le cose si possono dire, fare e pensare in altri modi. Il silenzio non fa violenza alle cose, le colloca al loro posto. Raimon Panikkar
come il tempo di sorridere
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Se una volta soltanto si facesse tutto così completamente silenzioso! Se la casualità e l'imprecisione ammutolissero, e il riso di chi mi sta vicino, se il clamore che producono i miei sensi non mi impedisse così tanto nella veglia potrei, allora, in un pensiero dalle mille forme, pensarti fino al tuo confine, e possederti (come il tempo appena di sorridere) per donarti poi a ogni vita come un grazie. Rainer Maria Rilke