estasi
C’è un silenzio del vuoto e del nulla, il silenzio della
morte. Nulla è così muto e vuoto come il silenzio delle lapidi nella notte
Poi c’è il silenzio dell’orgoglioso e dell’arido. Il
silenzio di chi non si degna di dire, di parlare, di comunicare.
Invece il silenzio del contemplativo è quello che nasce
dalla scoperta di Dio, dal suo mistero, dal suo abisso; è il silenzio della
teologia apofatica; il silenzio di chi ha udito cose che non è lecito all’uomo
esprimere: il silenzio del rapimento e dell’estasi di fronte all’irrompere
della bellezza.
David Maria Turoldo
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