libertà


Chi non vive il silenzio, chi non ne ha fatto l’esperienza, ovvero chi non è passato esistenzialmente attraverso di esso, non può essere tollerante, deve essere rigido e, pertanto, non può essere felice se le cose non vanno come uno vorrebbe o si pensa che dovrebbero andare. Ciò vuol dire che l’esperienza del silenzio sta alla base della libertà, del pluralismo, della tolleranza e della felicità. Chi vive il silenzio sa che le cose si possono dire, fare e pensare in altri modi. Il silenzio non fa violenza alle cose, le colloca al loro posto. 
  
Raimon Panikkar

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