blowing in the wind
Quante strade deve percorrere un uomo
prima che possiate chiamarlo uomo?
E quanti mari deve sorvolare una bianca colomba
prima di dormire sulla sabbia?
E quante volte devono volare le palle di cannone
prima di venir proibite per sempre?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
E quanti anni può esistere una montagna
prima di essere dilavata, fino al mare?
E quanti anni può esistere un popolo
prima di essere lasciato libero?
E quante volte può un uomo volgere il capo
e fingere di non vedere?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
E quante volte un uomo deve guardare in alto
prima di vedere il cielo?
E quanti orecchi deve avere un uomo
prima di sentir piangere gli altri?
E quante morti ci vorranno
prima che capisca che troppa gente è morta?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
prima che possiate chiamarlo uomo?
E quanti mari deve sorvolare una bianca colomba
prima di dormire sulla sabbia?
E quante volte devono volare le palle di cannone
prima di venir proibite per sempre?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
E quanti anni può esistere una montagna
prima di essere dilavata, fino al mare?
E quanti anni può esistere un popolo
prima di essere lasciato libero?
E quante volte può un uomo volgere il capo
e fingere di non vedere?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
E quante volte un uomo deve guardare in alto
prima di vedere il cielo?
E quanti orecchi deve avere un uomo
prima di sentir piangere gli altri?
E quante morti ci vorranno
prima che capisca che troppa gente è morta?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
Bob Dylan
Bellissime parole quelle di Dylan, ha lo spirito di un vero poeta e pensare che quando le ha scritte era poco più che ventenne, è strano come certe cose ti attraversino l’anima per un’ istante e poco dopo non se ne trova più traccia, altre ti sfiorano e ti restano dentro per sempre e questa canzone è una di quelle, e la cosa ancora più bella è che tralasciando il contesto pacifista del periodo in cui è stata scritta ad ogni ascolto anche a distanza di molti anni ti dice sempre cose nuove ed attuali. In poche righe ha racchiuso le caratteristiche peggiori che come esseri umani ci portiamo dentro tutti da sempre, queste parole a leggerle con attenzione non si rifanno soltanto ad una vera guerra come è ovvio ma alle nostre “piccole guerre quotidiane” quando siamo indifferenti ai bisogni di chi ci sta vicino, quando non sentiamo la carezza leggera del vento che ci sussurra al cuore e non rispondiamo con un gesto d’amore, quando guardiamo in alto ma non vediamo il cielo, ma la cosa più triste è che certe persone di questo vento non se ne accorgeranno mai, neanche soffiasse con raffiche forti come quelle di maestrale.
RispondiEliminaBonne soirée à tous.
Tamara