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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

durata infinita

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Nella rinata bellezza del mondo ogni giorno mi levo e mi consumo: creatura momentanea di durata infinita, tesso per il creatore la veste della vita.     Maura Della Serra

la più vera ragione

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Voi, parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace.     Eugenio Montale

eremita

memoria profonda e risveglio

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chantes sacres

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http://www.ashvini-chant.com

forse

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Forse tutti hanno un Dio non pregato. Un Dio che, tra le lacrime, si fa voglia di vivere, pazienza e accettazione: primo anello invisibile di una lunga catena a cui gli altri sono attaccati: l’albeggiare sicuro delle notti deserte senza nome, il misterioso istinto che rinnalza il fiore appesantito dalla pioggia.    Renzo Barsacchi

offerta

distacco

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Distacco, rottura, rinuncia. Asperità e monotonia delle settimane, dei mesi, degli anni immutati. L’implacabile appello di Dio non ha lasciato che il gusto dell’essenziale e l’essenziale sfugge. Il quotidiano è popolato di fastidi, di pericoli. Se ci sono delle gioie, un’urgenza segreta ci ricorda che devono essere attraversate. La notte dei sensi, dell’intelligenza, dello spirito potrebbe ben chiamarsi deserto, secondo un’immagine ruysbroeckiana. Si accusa tutto con intensità: tentazioni e repulsioni, paure e sensazioni di vuoto e d’assenza. Non c’è che esodo e niente estasi, e il Solo è percepito nella solitudine con Lui. La carovana umana è sentita allora solo come schiavitù. Tuttavia l’esodo ha senso solo per la terra promessa, e questa assenza è il rovescio e l’annuncio della Presenza. La fedeltà alla marcia monotona in un deserto bruciato è l’atto di fede che Dio domanda: fede nuda che include la speranza senza che essa lo sappia e s’identifica con l’amore perfetto nella

totalità

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La totalità è un'idea... la si può mostrare solo attraverso frammenti... Per esempio, noi siamo in questa stanza e non possiamo vedere tutta la casa. Però sappiamo di essere in una casa. Lo stesso succede nel libro. Noi sappiamo di essere in qualcosa di immenso, ma in ogni momento vediamo solo quello che ci sta davanti... la totalità è qualcosa che ricostituiamo per noi stessi attraverso tutti i frammenti, perché sono i frammenti a procurare la visibilità.       Edmond Jabès

Tan Dun

presenza

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Il silenzio è quello spazio in cui il divino non è più invocato, ma presente nel cuore.    Giovanni Vannucci

io canto

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Resta l'amore che ci solleva da tutto, senza salvarci da nulla.  La solitudine in noi è come una lama, conficcata profondamente nella carne. Non possiamo estrarla senza ucciderci all'istante. L'amore non revoca la solitudine. La porta a compimento. Le apre tutto lo spazio per bruciare. L'amore è niente di più che questo bruciare, come bruciare al calor bianco. Una schiarita nel sangue. Una luce nel respiro. Niente di più. E tuttavia mi sembra che una vita intera sarebbe leggera, affacciata su questo nulla. Leggera, limpida: l'amore non oscura ciò che ama. Non l'oscura perché non cerca di prenderlo. Lo tocca senza prenderlo. Lo lascia andare e venire. Lo guarda allontanarsi con un passo così felpato che non lo si sente spegnersi: elogio del poco, lode del debole. L'amore viene, l'amore va. A suo tempo, mai al nostro. Chiede, per venire, tutto il cielo, tutta la terra, tutto il linguaggio. Non potrebbe resistere nella costrizione di un senso. Nemmeno sa

aprirsi

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Prima ancora di metterci in ascolto dobbiamo saper fare silenzio dentro di noi, far tacere le tante parole che giudicano, che stigmatizzano, che interpretano, che a tutti i costi vogliono trovare soluzioni veloci. Le parole che presumono di aver già capito senza prima aver affiancato, condiviso, amato. Solo da questo silenzio può nascere l’ascolto, un silenzio che è spazio, apertura all’altro. Un silenzio che ci permette di cogliere verità che altrimenti resterebbero celate per sempre. Solo allora capiremo che ascoltare non è solo porgere l’orecchio ma aprirci al mondo che ci circonda.    Simone Weil

ben temperato

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iniziare con il silenzio

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Ogni cammino che conduce a Dio deve essere un cammino che conduce al silenzio. Se un giorno volete arrivare all'unione con Dio, dovete iniziare con il silenzio. Cosa è il silenzio? In Oriente, un grande re andò a visitare il suo maestro e gli disse: "Sono un uomo molto occupato, potresti dirmi come posso arrivare all'unione con Dio? Rispondimi, però, con una sola frase!". E il maestro gli disse: "Ti risponderò con una sola parola!". "Quale?", gli chiese il re. Il maestro rispose: "Silenzio!". "E quando posso raggiungere il silenzio?", domandò il re. "Meditazione", rispose il maestro.  In Oriente meditare significa non pensare, oltre ogni pensiero. Allora il re chiese: "E cosa è la meditazione?". Il maestro rispose: "Silenzio!". "Come lo posso scoprire?". "Silenzio". "Come posso scoprire il silenzio?". "Meditazione!". "E cosa è la meditazione?&q

la preghiera

parole

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Le parole entrano dall’orecchio, appaiono davanti agli occhi, spariscono nella contemplazione. Ogni lettura di una poesia tende a provocare il silenzio .       Octavio Paz

immagini

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Ci sono certi santi che mi piacciono in modo particolare: santo Stefano, san Francesco e altri. Di questi, e anche del Redentore e della Madonna, vedo talvolta immagini false, bugiarde, stupide e non le posso soffrire. Quando vedo uno di quei Redentori dolcemente sciocchi o un san Francesco, e noto che agli altri paiono belli ed edificanti, provo come un'offesa verso il vero Gesù e penso: a che scopo è vissuto e ha sofferto così tremendamente, se questa gente si accontenta di una sua immagine così stupida? Tuttavia so che anche il mio ritratto di Gesù o di Francesco è solo un ritratto umano e non raggiunge l'originale, che a Gesù stesso l'immagine che io ho di lui apparirebbe altrettanto sciocca e insufficiente come un'imitazione sdolcinata. Herman Hesse

io so

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Io so questa vita è piena di gioie e dolori, di risa e di pianto. Io non so perché tutto questo; quali saranno i frutti del susseguirsi laborioso di tutto l’universo. Io non so che avverrà poi in questo mondo tanto oscuro… se avrà o non avrà fine il dolore dell’universo, se le stesse speranze dell’assetato di giustizia saranno o meno appagate. Io non domando ai dotti di conoscere il mistero della vita, né pretendo di sciogliere da solo i nodi che legano l’universo. Io credo d’essere legato ad un solo destino assieme a miriadi di vite; mi consegno perdutamente all’amore che conduce il mondo. Rabindranath Tagore