Sei il futuro, Tu, il rosso immenso del mattino sulle pianure dell'eternità. Sei il canto del gallo, Tu, dopo la notte del tempo, la rugiada, Tu, sei la preghiera del mattino e la fanciulla, lo straniero, la madre e la morte. Sei la forma che trasmigra, che sola, sempre, si leva dal destino, che non riceve festa, nè compianto, come un bosco selvaggio mai descritta. Sei l'essenza profonda delle cose che di se stessa tace l'ultima parola e sempre altra si offre ad ogni altro; alla nave, come costa; alla terra, come nave. Rainer Maria Rilke