il silenzio dei consumi

Nonostante la crisi economica mondiale, la convinzione che sia possibile una crescita illimitata è ancora oggi largamente diffusa, al punto che è diventata l'ideologia dominante nella nostra società.
La logica che soggiace a questa ideologia è la logica dell'avere e del consumare.
Negli ultimi decenni qualcuno a cominciato a teorizzare la "decrescita".
Lungi dal costituire una rinuncia che mortifica le possibilità di espressione della persona, la decrescita, che comporta il rifiuto del consumismo e l'abolizione del superfluo, è considerata da chi la sostiene una opportunità - per questo si parla di decrescita felice - cioè come un mezzo per dare sempre più spazio ai beni immateriali, a quelli relazionali in particolare, per migliorare la qualità della vita.

Giannino Piana

Commenti

  1. E' la via per un'esistenza vera dove il consumo si esprime in modo mirato esaltando ciò che realmente conta. Restituisce il giusto valore alle cose e permette di realizzare ciò in cui si crede nel migliore dei modi.
    In ogni insegnamento spirituale viene posta attenzione alla focalizzazione degli obiettivi; con l'abolizione del superfluo le energie vengono canalizzate per lo sviluppo di cò che per noi ha effettivo valore.

    Giusto ricordarlo

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