ineffabile



C'è quello stato altissimo, quella preghiera di fuoco che pochissimi conoscono per scienza e per esperienza: insomma un grado di preghiera che chiameremo ineffabile. Questa sorpassa ogni sentimento umano. Non c'è più suono della voce, non più movimento della lingua, non articolazione di parole. L'anima - avvolta nei profluvi della luce celeste - non usa più le piccole parole del vocabolario umano. Somigliante a fonte ricchissima, lascia uscire in gran copia i suoi sentimenti e li sospinge a Dio con impulsi potenti. In un solo istante dice tante e tante cose che poi, quando ritorna in sé, non saprebbe né ridire né ricordare. Nostro Signore, presentandosi a noi come modello d'orante, ci ha dato anche un saggio di questo stato. Cio' fu quando si ritirò nella solitudine della montagna e quando, nella sua agonia - con un esempio inimitabile d'ardore - sparse per tutta la terra gocce di sangue.

Giovanni Cassiano

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