rivoluzione

Io credo che l’uomo non può realizzarsi senza il silenzio e la preghiera.
Ciò che più manca a questo nostro tempo, a questa civiltà, è lo spirito di preghiera. Questa sarebbe la vera rivoluzione: il mondo non prega ? Io prego.
Il mondo non fa il silenzio ? Io faccio il silenzio. E mi metto in ascolto.
Questa rivoluzione non consiste nel rompere o nel distruggere, ma nell’immettere uno spirito nuovo nelle forme di sempre.
Ciò che più manca è proprio il rapporto con il mistero, l’apertura sull’infinito di Dio: per questo l’uomo è così solo, insufficiente e minacciato.
E’ la caratteristica di questa civiltà del fracasso: non si fa più silenzio, non si contempla più. Si è perso il vero valore delle cose. Ed è un tempo senza canti. Oggi non si canta; oggi si urla, si grida: appunto, civiltà del frastuono.
Tempo senza preghiera. Senza silenzio, e quindi senza ascolto.
Più nessuno ascolta nessuno.
Non è senza una ragione che questi tempi sono senza gioia, perché la gioia viene
da molto lontano.
Occorre scavare in profondità: bisogna ritornare a pregare.

 
David Maria Turoldo

Commenti

  1. oggi vince la paura; paura del silenzio, paura dell'ascolto e perchè no paura di avere fiducia. E allora si urla e si grida come se con urla e grida si scacciasse qualcosa, e si corre senza fermarsi a pensare ed ad ascoltare.
    Ma è tanto bello avere fiducia e quindi avere fede nel senso più ampio della parola. Dico bello ma la parola è riduttiva, potrei dire stupendo ecc ecc.

    Ciao
    Maira

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