onnipotenza del silenzio

L’attività poetica nasce dalla disperazione di fronte all’impotenza della parola e termina nel riconoscimento dell’onnipotenza del silenzio.
Fra l’urlo e il tacere, tra il significato che è tutti i significati e l’assenza di significazione, si alza il testo poetico. 
Che cosa dice quel fiotto sottile di parole? 
Dice che niente dice che non abbia già detto il silenzio e
il grido.
E nel dirlo cessano rumore e silenzio. 
Vittoria precaria, minacciata sempre dalle parole che nulla dicono, dal silenzio che dice nulla.
La parola poggia su un silenzio anteriore alla lingua,un presentimento di linguaggio.
Il silenzio,dopo la parola, riposa su un linguaggio, è un silenzio cifrato.
Il testo poetico è il transito tra un silenzio e l’altro, fra il voler dire e il tacere che fonda volere e dire.
 
Octavio Paz

Commenti

  1. siamo in periodo di esami di maturità; sono fuori dal giro ma io proporrei questo testo,a dir poco stupendo, e questo autore (non credo che ci sia già) nelle scuole. Forse tra qualche anno potrebbe essere un titolo d'esame.
    Ma considerando che nella vita gli esami non finiscono mai, leggiamola tutti diverse volte, credo non ci faccia male.
    Buona settimana a tutti.
    Maira

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