C'è il silenzio dell'uomo come condizione ascetica per pervenire alle soglie dell'assoluto; il silenzio mistico che è ammutolimento per l'esperienza assoluta e che è il tentativo di comunicare l'ineffabile. Il silenzio di Dio come altra, estrema variante rispetto all'esperienza della sua assenza dalla storia; una variante che ripropone il tema di un Dio che si manifesta nascondendosi, di un Dio che si ritrae e con ciò richiama l'uomo alla sua responsabilità. U. Perone