se

se l'infinito è incompiuto,
la verità è incerta?

Commenti

  1. L'infinito è come una magia, è una cosa talmente vasta che non la possiamo comprendere nella sua totalità, proprio xchè racchiude in sè la sua infinita incompletezza, è senza forma ma ha in sè tutte le forme, e come possiamo immaginare e dare un confine a qualcosa che non ha confini, che non è ben definita in una determinata cosa circoscritta e ben delineata dentro un confine? Se penso all'infinito mi vengono in mente un miliardo di cose, grandi spazi aperti dove l'occhio umano non coglie la fine all'orizzonte, può essere 'immensa distesa d'acqua oceanica, le sterminate dune del deserto, le verdeggianti praterie, l'accendersi di una notte stellata o + semplicemente basta alzare il nostro sguardo in alto verso il cielo... A prima vista l'infinito ci può sembrare una cosa astratta, quasi un'illusione che prende vita nella nostra mente, in realtà è una cosa molto concreta e reale e racchiude in sè tutto il senso dell'esistenza, della vita intesa come un continuo cambiamento, mi viene in mente il deserto nella sua vastità in realtà è composto da piccolissimi granelli di sabbia che anche se non ce ne rendiamo conto sono in continuo divenire, in un movimento perpetuo anche se ai nostri occhi le dune ci sembrano ferme lì,in realtà ogni granello è continuamente mutato dall'erosione del vento, dal continuo sfregamento con altri granelli e così si consumano fino a sparire del tutto ma contemporaneamente altri granelli si saranno staccati dalle rocce prendendo nuova vita e saranno trasportati dal vento sulla duna, ed è straordinario accorgersi come non ci sia un confine ben definito in un deserto... stessa cosa nel mare lo guardiamo nella sua totalità e ci sembra che sia lì sempre uguale in realtà è in continua evoluzione attimo dopo attimo la goccia d'acqua che si fonde nella spiaggia, nello scoglio,quella che evapora ... non fa più parte del mare e in qualche modo gli cambia il confine.... èl'infinito sempre incompiuto che è tutto ancora da costruire...
    Ma il bello non stà tanto nel capire l'infinito ma nel "sentire" l'infinito dentro di noi, siamo racchiusi in un corpo che ha dei confini ben precisi, abbiamo una ragione che ci fa capire le cose ma se guardiamo bene proprio in fondo in fondo dentro noi stessi qualcuno ci ha messo un pizzico d'infinito dentro il cuore che non può essere prigioniero nei confini di un corpo, è quella scintilla che ogni tanto si accende e tende verso un'infinito più grande scontrandosi con i limiti umani e ci fa apparire incerta ogni verità perchè non può esistere un'unica verità se questa è racchiusa nell'infinito, ed è proprio questa cosa qui che ci fa un pò "sbarellare" e qualche volta cadere, ma è sorprendente rendersi conto che c'è sempre qualcuno che ci tende una mano per sorreggerci nel nostro continuo divenire altro, quando percepisci come un leggero tocco delicato e senti che qualcosa è successo e in qualche modo ti cambia la vita è in quel momento che percepisci una nuova verità, ed è stupendo rendersi conto che c'è un luogo talmente vicino dentro noi stessi dove possiamo davvero essere parte di queso Infinito... ed è proprio nel silenzio che questo percepire l'infinito in qualche modo ce ne rende partecipi e ci unisce, proprio come i granelli di sabbia alla duna del deserto, o la goccia d'acqua al mare, quella piccola particella che abbiamo in ognuno di noi si riunisce al tutto... che è Dio nel suo infinito senza forma e confine.
    Tamara

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