inesprimibile
L'inesprimibile di cui siamo consapevoli è ciò che il linguaggio stesso non esprime ma lascia intendere o magari cela. L'inesprimibile risuona solo nella parola parlata ed percepito solo da chi ascolta. Esso non è percettibile da tutti gli ascoltatori: solo colui che ascolta con attenzione e amore è in grado di udire il silenzio della parola e percepire e comprendere nella parola stessa qualcosa più del suo contenuto. Egli percepirà anche il suono della parola. Se noi non ne percepiamo il suono, sentiremo solo una parte della parola. Una parola priva di suono, una parola che dice solo ciò che può essere registrato da un qualche apparecchio, non è parola. La parola è più di un'onda sonora, la parola è più di un significato. Nel suono della parola troviamo la via verso il centro della vita e ci rendiamo conto che l'inesprimibile esiste anche se è inesprimibile. Secondo Plotino, il logos (la parola) dell'anima è logos silenzioso. La parola dello spirito è una parola silenziosa. E proprio l'ascolto di ciò che la parola emana è percezione della parola.
Raimon Panikkar
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